Well.......Sappi, Martina, che il calendario è uno dei migliori regali che abbia ricevuto dai miei alunni o meglio, il più bel regalo. Come avevo già detto, è inutile forzare determinati comportamenti e quindi non cercherò di allontanarmi da voi...non è il caso e poi alla fine si riesce a trasformare qualche cosa di poco gradito in un elemento altamente positivo. A parte questo, certo che sei la filosofa del 5° G, ma aggiungerei che anche se non ti conosco bene, ricordo che già l'anno scorso eri una tipa pragmatica e con la testa sulle spalle. Quest'anno, con quel nuovo sentimento che hai conosciuto, sei veramente cambiata, ma in meglio. Te lo leggo negli occhi. Manca quel non so che d'incertezza che avevi l'anno scorso. Si, uno potrà dire: è maturata...ma non è questo. Sei una ragazza determinata e molto molto realista. Lo eri anche prima, ma ora ti sei completata con questo nuovo rapporto che stai vivendo (ehi...sembro un prete!!!!). Fra l'altro, ricordando alcune tue parole, dimostri anche molta sensibilità. Ognuno di noi ha pro e contro, difetti e virtù, e al momento una delle tue maggiori virtù è proprio questa ottima comprensione di quanto ti accade intorno. Ricorda però (ehi, ora sembro un gufo!!!), che di fronte agli imprevisti che ci riserba la vita, possiamo cambiare in modo repentino le nostre opinioni. Sarà proprio in quei frangenti che ci dovremo dimostrare forti......e se mutazione ci sarà, dovrà essere in meglio, non in peggio....W la filosofa del 5° G, ci inchiniamo a cotanta lungimiranza..onore a Martina......
In effetti sapete come è finito il cappottino rosso ambulante.......meglio nero tutta la vita!!! Per chi non comprendesse questo ermetico post, prego dare un'occhiata a Schindler's list....
Ehi, già ho sentito troppi commenti negativi a quello che deve fare una persona se (e capita a tutti) oggetto di interesse. Prima di tutto sono sempre situazioni delicate e bisogna agire con un certo tatto, ma non possiamo definire tradimento una carezza o similari in determinate circostanze. Penso che spesso chiunque debba fare finta di nulla e cercare di non alimentare delle attese. Durante la giornata di lavoro (e ve ne accorgerete) si è a contatto con tantissima gente e certe simpatie possono rimanere simpatie senza equivocare. Fra l'altro il gioco della seduzione è divertente, ma non bisogna mai superare il limite....si può guardare una bella donna o un bell'uomo, ma non significa tradire. Noi uomini davanti a una bella donna, spesso diventiamo stupidi , ma questa stupidità deve essere controllata. C'è un "postulato" a cui credo: le donne ragionano quasi sempre con la testa, noi delle volte facciamo nascere i pensieri da qualche altra parte!!! Non è una legge assoluta, ma...la donna, quando è in presenza di una persona che le piace, non lo dà a vedere, anzi, cerca di nasconderlo, anche se dentro è in ebollizione. Un uomo fa subito il cretino.......da questo punto di vista non ci siamo molto evoluti!!!!
Vediamo....devo dire che il 2001 fu un anno decisivo per molte cose. Approdai al liceo scientifico di Latina (Maiorana) e come è ormai destino, mi toccò un corso A . Nulla di nuovo all'orizzonte, voi direte, ma fare a tempo pieno il professore e lavorare in ufficio non era così riposante. Faticai molto quell'anno, in quanto avevo l'ennesima maturità da fare, ma direi che fu uno degli anni più divertenti del periodo recente. Tutto questo preambolo per arrivare a parlare di quello che mi capitò in quei mesi fuori e dentro la scuola. Iniziamo dall'esterno. Il mio ufficio si trova (anzi si trovava, perchè mi sono trasferito) al grattacielo di Latina e incontro molte persone. Fra queste, una bella segretaria bionda (straniera)di una ditta, con cui avevo un buon rapporto e spesso ci trovavamo a parlare da soli. E qui qualcuno potrebbe dire: ecco ci risiamo, l'ennesima storia di corna..........nooooooo, ragazzi più volte questa ragazza (26 anni e fidanzata) fu esplicita e stavo quasi per cascarci (anzi mancava poco). Una mattina ci trovammo da soli nel suo ufficio e ...lasciamo stare, diciamo solo che non mi era del tutto indifferente, ma grazie ad alcune circostanze (tipo telefonata e suono di campanello), non successe nulla. In ogni caso, era veramente bella, ungherese e lunghi capelli biondi, ma scusate se è poco, finalmente posso dire che resistetti all'attacco e lentamente la storia mai cominciata sfumò (lei una sera vide mia moglie che veniva a prendermi e forse ne rimase delusa)....Continuammo a vederci, ma non accadde mai nulla. E andiamo a scuola. Chiaramente non avete idea di quello che può succedere quando è un'alunna che può dimostrare un certo interesse (avevo 37 anni e le diciannovenni sono un pochino aggressive). Qui bisogna andare cauti, perchè c'è un codice deontologico da rispettare e sarebbe veramente squallido approfittare di un'alunna, anche se carina e disponibile. Quell'anno mi capitò due volte. La prima al magistrale (dove avevo insegnato per un paio di mesi anche in quell'anno). Messaggini spiritosi (fuori dalla scuola), inviti non proprio ordinari (accompagnai lei e la sua classe a un pranzo ), e io come uno stupido prestai a questa ragazza anche un libro. Un paio di mesi dopo, avevo bisogno di questo testo e inviai alla studentessa in questione un messaggio per incontrarci e riprenderlo. Per me era assolutamente normale, invece lei appena mi vide, chiese: ma perchè mi hai cercato? Io risposi: per il libro, ma rimase a guardarmi e disse: ah................................La salutai e le diedi in bocca al lupo. Forse aveva frainteso, forse no, ma sta il fatto che mi inseguì per molti mesi....comunque una bella biondina, ma è inaccettabile che si possa approfittarne....sarebbe veramente bastato poco!!! Anche nell'altra scuola capitò un fatto simile. Un'alunna ci provò alla grande. Dalle cene di classe, in cui ti accarezza il collo e tu fa finta di nulla, dalla gita in cui fece anche una specie di spogliarello (e mi girai!! giuro!!!) per non parlare di mani appoggiate ovunque e cercare di mantenersi freddi. Non fu l'unica, ma fu particolarmente esplicita. Fra l'altro assomigliava pure a Monica Bellucci!!! Una vera sventola!!! E qui vorrei acquistare altri mille punti. Non ho mai pensato nemmeno un momento ad approfittare delle situazioni. Può succedere che un'alunna per mille motivi provi una specie di attrazione per il professore, e sarebbe veramente una delle cose più meschine del mondo portarsi a letto una tua studentessa. Fortunatamente quell'anno fu l'ultimo in cui incontrai di questi problemi........ne riparleremo...
Non so quanti alunni/e dei primi leggeranno il blog, ma dato che non ho avuto occasione di salutarli, voglio augurare loro Buone Feste.
e vai con la seconda serie, seconda stagione degli episodi del desperate student. Stamattina, mentre parlavo con il paziente, le sue parole mi hanno fatto riflettere e devo confessae che non posso influenzarlo più di tanto con il consiglio: se lei non ti ama, lasciala stare. Ho notato che è più forte di lui e lo trovo sempre a fare l'amico vicino vicino vicino all'amata. Non gli ho lasciato speranze, ma lui si illude ancora. Beh, dato che non ci sono ricette o manuali d'uso, lasciamo che segua il suo istinto e magari potrà aver ragione....avete presente il film Manuale d'amore?.....Ma in amore non ci sono manuali che tengano....una ragazza o s'innamora subito, altrimenti ti vorrà bene (come a un amico) e magari in futuro potrà confondere amicizia con amore. L'amore è trasporto, istinto, passione, fuoco vero...se mancano questi elementi, non potremo mai parlare d'amore...forse di qualche cosa di simile, ma mai amore....e la forzatura può essere soltanto deleteria.....alla prossima e pretendo che il desperate student dica la sua, anche in forma anonima...
Accidenti, questa mattina ho perso l'ennesima scommessa con le terribili (ogni riferimento a persone veramente esistenti è casuale!!!)...mi toccherà pagare dieci colazioni con l'anno nuovo. Mi hanno fatto nero con l'ennesima scala 40.....ho l'impressione che imbroglino!!!!
Il primo post di questo 22 dicembre non può che essere un commento alla spensierata mattinata trascorsa a scuola con, consentitemi di dirlo ancora una volta, i miei ragazzi del 5° G. No, cari lettori, non ci risiamo, non parlerò più di nostalgia o similari. Perchè non è così. Contrariamente a quello che ho sempre creduto, questa settimana ho parlato con tutti loro dei più svariati argomenti e ho riscoperto quel feeling che tanto ci aveva legato l'anno scorso. Il calendario che mi hanno regalato con alcuni bei momenti dell'anno appena trascorso, mi ha fatto un enorme piacere. E aumenta il rammarico per non poterli guidare alla maturità. Li citerò secondo l'ordine che occupavano l'anno scorso: Gianmarco, Simone, Mirko, Davide, Jonathan, Matteo, Eleonora, Martina D., Alessandro A., Matteo P., Alessandro M., Angela F., Alessia, Gianluigi, Flavia, Martina, Monica, Angela S., Emanuela, Valeria, Mercedes, Florinda, Agostina, Marilena e Giordana. Ed ora a questa lunga lista non posso che aggiungere una frase: Vi voglio bene , ragazzi, e vi auguro delle buonissime feste.
Bene, o meglio well, vediamo cosa è successo in questi ultimi 7 anni e cioè dal 1999 al 2006.....Sicuramente l'esperienza precedente mi aveva segnato, ma avevo capito anche molti errori che si compiono con l'amata. Sapete quando un uomo dà tutto per scontato e smette di trattare l'amata come una principessa? Sapete quando uno si trascura, non cura più l'aspetto e soprattutto perde l'amor proprio e dedica il tempo a qualsiasi cosa che non sia la moglie? Avevo combinato tutto questo!!! Eh si, quel periodo mi aveva aiutato a guardare dentro me stesso e guardandomi le spalle, capii gli errori accumulati in quattro anni!!! Sterzata repentina e cambio di vita. Più tempo da dedicare alla moglie, meno serate con gli amici e soprattutto cura dell'immagine come ero solito fare senza lasciare nulla al caso!! L'avevo fatto per tanto tempo (quale animale da discoteca!!), ma poi questo atteggiamento di sicurezza e savoir faire era passato in secondo piano. In poco tempo tornò il sereno soprattutto nel mio animo e devo dire che tornai quello di prima...anzi peggio!!! E poi una mattina, in giro per lavoro, con un pochino di tempo a disposizione, accettai anche la convocazione di un liceo classico di Aprilia (il Meucci). C'era una novità all'orizzonte. Entrai in segreteria e dissi: senta, mi avete convocato alle 8.30 e ora sono le 11.30...ero da queste parti e mi sono presentato....cosa succede......la segretaria mi rispose: abbiamo una cattedra scoperta da assegnare....accetta? Naturalmente dissi che ero impegnato, ma dato che si trattava di un quinto soltanto...risposi, va bene, non ho mai fatto questa esperienza e vediamo come funziona. Dopo 5 minuti ero con un registro in mano e con la vicepreside che mi dava le istruzioni ed entrai per la prima volta in una classe. Era una classe di tutte ragazze, non abituate a giovani professori e direi non particolarmente vivaci..anzi un sonno!!! Chiaramente ostentai la sicurezza che non avevo e in ogni caso cominciai la mia vita da prof. Quell'anno presi una cattedra anche presso un magistrale di Latina....ancora tutte femmine, a cui dovevo pure insegnare tedesco (che non facevo dai tempi dell'università). Devo dire che mi trovai subito bene sia al classico che al magistrale (forse troppe ragazze, direi anche troppo adoranti) . Quell' esperienza che doveva essere circoscritta (non potevo stare dietro a due lavori) mi piacque talmente che andai in seguito presso qualsiasi scuola che mi chiamasse. Perchè? Mi piaceva l'idea di insegnare inglese (e tedesco) e trasmettere qualche buon messaggio di vita. Era divertente e stimolante allo stesso tempo (come lo è ancor oggi ). Chiaramente questo periodo coincise con la cosiddetta mia rinascita, e finalmente con Simona tornò quell'amore che ci aveva legato per tanto tempo. Se una persona sta bene con se stesso, sta bene anche con gli altri..anzi, riesce a trasmettere anche una certa allegria e positività. Spesso non ci accorgiamo che la causa dei nostri mali siamo proprio noi e come dico sempre, certe energie nascoste dobbiamo imparare a tirarle fuori. Io so che nella mia vita potrò sempre contare su mia moglie, ma acquisire maggiore sicurezza in noi stessi ci aiuterà nei momenti di maggiore difficoltà quando non ci potrà essere nessuno a confortarci. Ecco a cosa servono le brutte esperienze. A temprare il carattere e ad accrescere la forza d'animo necessaria per il vivere quotidiano. Purtroppo, vedo sempre di più, non solo fra i giovani, una certa insicurezza, una certa paura di sbagliare che di certo non aiuta. Molti invece di accollarsi le responsabilità, le scaricano e purtroppo una tale atteggiamento va a inficiare l'esistenza. Dico sempre che un segno evidente a livello di rapporti sentimentali d'insicurezza è la gelosia. Una persona eccessivamente gelosa, è ampiamente insicura, ha paura di perdere l'amato/a e il rapporto può frantumarsi lentamente. Si può essere gelosi, ma per 5 minuti!!! Avevo già accennato della mia gelosia a 22 anni, presto soppressa, ma scoppiata improvvisamente 12 anni dopo. Definitivamente debellata nel 1999!! Voi direte, attenzione che ci ricasca....no, assolutamente no. Non ho paura di perdere l'amata (perchè questa è la gelosia). E mai l'avrò. La mia storia d'amore potrebbe finire anche domani.....o meglio mia moglie potrebbe innamorarsi di un altro uomo. Bene, fino ad oggi sono stato bene, domani si vedrà. Se mai un giorno dovesse finire, non smetterò di credere nell'amore...peccato, doveva andare così, ma con la disperazione dentro, cercherei di ricostruire qualche cosa. Credere in te stesso e nella persona che ami è comunque un binomio che non cambierei con nessuna cosa al mondo....Dunque il mio approccio con la scuola fu veramente divertente e cominciai la cosiddetta carriera del prof, prima presso i licei di Latina e poi alla fine, sono approdato al Da Vinci. Probabilmente questa esperienza scolastica mi ha fatto conoscere una parte di me di cui non sapevo nulla. Non so, C'è un filo misterioso che mi lega al mondo della scuola e come ho sempre detto, proprio quest'anno ho deciso di dedicargli più tempo. Vedete tutte queste chiacchiere che abbiamo fatto, forse non portano a nulla, ma mi hanno permesso di rivivere dei bei momenti e magari a farvi riflettere su alcuni aspetti della vita....accidenti ho messo da parte alcuni succosi episodi di questi ultimi 5 anni.....beh, continuo nella prossima puntata!!!
beh, ora andiamo sul personale!! Assolutamente no...secondo esami e in ogni caso anche se non c'è un piccolo faina, spero che potrò essere da modello per molti giovani che incontro....non sono nessuno, ma c'è la possibilità di trasmettere almeno qualche valore.....e devo dire che da questo punto di vista sono uscito proprio bene!!! Scusate la modestia!!!
Non penso che i bambini siano la cosa più bella del mondo. Mi piacciono tanto, anzi di più, ma probabilmente il fatto di non averli, mi porta ad apprezzare di più gli altri.....e non è possibile ridurre la felicità personale ad avere figli. Se fossi padre, sarei un uomo con un'esperienza maggiore sotto questo punto di vista, ma nulla toglie a quanto di buono posso fare anche per me stesso e se possibile anche per gli altri. So una cosa...non desidero un bambino adottato e non intendo seguire l'iter pazzesco che vige in Italia per le adozioni....
Ho letto gli ultimi post di una fedelissima navigatrice, Federica del 5° Bcl e la voglio ringraziare per i suoi continui commenti e le belle parole che spesso ha usato e devo confessare che apprezzo le sue parole spesso dirette e senza fronzoli..in effetti da quello che dice e come si comporta, mi pare sia molto diretta e sincera...i miei complimenti a lei e a tutti i ragazzi e le ragazze del 5° classico B che come dicevo la scorsa settimana, hanno più spina dorsale di quello che può apparire a prima vista. Vi ho apprezzato molto e anche se spesso vi prendo in giro e cerco di farmi odiare, ormai vi considero persone affidabili e sincere. Un grazie ad Andrea, Matteo, Luigi, Nicoletta, Martha, Maria Cristina, Serena, Agatha, Federica, Valentina, Claudia I, Claudia II, Martina, Roberta e Deborah.....spero di non aver dimenticato nessuno.....e in bocca al lupo per la maturità....
certo che ci ho pensato, ma dato che non vengono o non sono venuti per varie cause, e malgrado i bambini mi piacciano tanto, penso che io e mia moglie saremo la classica coppia senza figli. In ogni caso a differenza di quello che si possa pensare, non ne ho mai fatto una ragione di vita e se ne avrò, bene, altrimenti camperemo lo stesso alla grande.....
Bene, leggendo il post della nostra cara navigatrice disperata...che dire. Certo che se tu gli dici ti amo e lui esclama "ah".....non c'è molto da dire. Due cose (anche se però è facile parlare quando non si è parte in causa). Primo : il tuo lui (mi sembra l'angolo di Morelli!!!) non capisce come fai a dirgli ti amo e allo stesso tempo, sacrifichi il vostro tempo per lo studio. Come sostenevo in precedenza, si può anche discutere di quanto tempo dedicare allo studio, ma non puoi chiedere al partner di lasciare stare le sue priorità, o meglio di mettere da parte le proprie responsabilità. Prova a farglielo capire e a sottolineare che non è in seconda posizione rispetto al compito di matematica, ma tu hai un dovere da assolvere e non puoi mandare tutto a monte. Chiaramente cerca di fargli capire che sarai molto carina con lui, quando non sarai sotto pressione a scuola. Rispettare i tempi dell'altro/a è fondamentale, altrimenti si rischia di soffocare. Secondo: poniamo l'ipotesi che tu smetta di studiare, trascuri l'interrogazione di domani e gli dedichi un' intera giornata. Sarai soddisfatta di averlo potuto compiacere, ma se l'interrogazione sarà un disastro, tornerai a casa molto triste (visto come prendi la scuola). Risultato? Lo riterrai responsabile del tuo fallimento. Se vai a rileggere la mia cronistoria, il periodo di gelosia portò mia moglie a dire: lascio il lavoro per te! A parte che puoi essere gratificato da un'affermazione del genere, non puoi impedire a nessuno di credere in quello che fa per amore. Un domani ci sarebbero i cosiddetti "rinfacciamenti".....Come fare? Beh, devi parlargli e farglielo capire e non cambiare idea sul tuo comportamento. Se lui si allontana, beh, sta sbagliando. Se è abbastanza intelligente da comprendere bene, avrai un ragazzo ad hoc che ha dimostrato un filino di maturità. Nel caso opposto? Non posso dirti cosa fare, ma prendi atto che sta compiendo un sano atto d'egoismo...chi ha orecchie per intendere....
Vi avevo lasciato con la mia depressione d'amore di novembre (possiamo chiamarla così) e malgrado tutto, lentamente cercai di uscirne. Però il tarlo era sempre presente. Prima di tutto ero diventato nuovamente geloso, no, anzi, peggio, un vero ispettore che cercava in tutti i modi di capire quanto il terzo incomodo stesse dietro a mia moglie. Dicembre fu un altro mese difficile per me. Preso dal sospetto, dalla totale insicurezza, preda di paure ancestrali stavo raggiungendo veramente la soglia della paranoia. Una volta, rientrando a casa, notai una macchina simile a quella del losco individuo e finii quasi contro un albero per seguirla con lo sguardo!! Insomma, per mia moglie la situazione era risolta, ero io che ancora dovevo riacquistare una totale serenità ed ero in uno stato pietoso. Le dicevo che non doveva credere nell'amicizia, che gli uomini ti sono amici solo per interesse, ma lei no, era di tutt'altra opinione. Poteva tranquillamente considerare un uomo come amico anche se questo aveva degli interessi che andavano oltre. Che rabbia!! In ogni caso, al di là del mio repentino cambio di comportamento (cioè una maggiore attenzione per l'amata), per quel capodanno, volevo far trascorrere a Simona, qualche cosa di speciale e prenotai a Vienna . Volevo farla star bene (e soprattutto capire) e una vacanza speciale a Capodanno mi sembrava adatta. Il capodanno fu meraviglioso e il ritorno da quella vacanza sembrò riportare anche dentro di me una certa serenità.....ma fu pura illusione. Una sera, prima del compleanno di Simona (15 gennaio 1999), mentre stavo acquistando un anello con dedica speciale , fui colto da un raptus improvviso. Le scrissi una lunga lettera e la lasciai sul tavolo con l'anello. Nella lettera le dicevo che volevo ritornare a guardarla negli occhi come una volta, vedere l'amore che nutriva per me e soprattutto se mi amava ancora come prima . Se così non fosse stato, me ne sarei andato ed ero pronto ad accettare qualsiasi decisione lei avesse preso. Ricordo ancora l'ora, le 17 del 14 gennaio. Uscii di casa e potevo non farvi più ritorno. Aspettavo solamente una sua telefonata. Mi sembrava giusto così. Ormai ero vittima della più totale insicurezza e non potevo rimanere con dubbi amletici (l'amicizia con il tipo continuava e non potevo accettarla). Alle 18.23 (o giù di lì) squillò il mio cellulare. Era naturalmente Simona. Risposi un pochino incerto, quasi impaurito e lei dall'altra parte disse: vieni a casa di corsa, stupido (non ricordo se disse stupido o ti voglio bene!!!)....io cercai di dirle, guarda che se non mi ami più, faccio la valigia e me ne vado, ma non posso vivere così...ma lei insistette, e presi direzione casa (stavo vagando con l'auto da circa un'ora). Beh, appena arrivato a casa lei mi abbracciò (stava piangendo) e.....d'accordo lasciamo i particolari da piccioncini. Io le rinnovai quanto avevo scritto. L'amavo tanto, ma non potevo continuare a convivere con i dubbi che mi assillavano ogni volta che andava al lavoro e trovava "l'amico". Se aveva anche un piccolo dubbio, doveva lasciarmi seduta stante. Così non fu, anzi, bastò poco per capire che lei mi amava tanto. Quella sera (sembra strano) mi azzerai. Ero come un computer da resettare. Il problema fisico grave dell'anno precedente e questo problema psicologico mi avevano cambiato. Prima di questi due eventi (che possono sembrare poco importanti per chi legge), ero si una persona decisa e abbastanza pragmatica, ma che doveva attraversare un travaglio fisico-psicologico per completarsi. Da quel gennaio 1999, acquistai una diversa consapevolezza di me stesso e di tutto quanto mi circondava. Il mio rapporto con Simona si fortificò ancora di più e ora dopo vent'anni da quel lontano 1986, siamo sempre due amabili piccioncini. Certo, adulti alle prese con i problemi quotidiani, ma il sentimento che ci lega penso sia davvero profondo. E ora direte...ma la storia è finita? Assolutamente no (absolutely not come esclamerei in classe!!)....l'ultima parte è una sorta di avvicinamento a quello che vivo oggi....non perdetevela...capirete tante cose del teacher d'inglese, in tutta sincerità e con la solita ironia che tutti dobbiamo avere per affrontare i cosiddetti ostacoli della vita.....
No, cara Monica, rispondendo alla tua domanda. Simona non è a conoscenza del mio racconto/blog, ma prima o poi lo saprà. Non so quando, però, alla prima occasione le farò leggere un pochino di post. E' sicuramente più riservata di me e magari non condividerà la mia dovizia di particolari, ma è in fin dei conti il racconto della nostra storia d'amore. Forse dirà: ma cos'è, spiattelli in giro le storie personali? Io le risponderei: beh, prima di tutto è la verità e poi non sono certo segreti di stato. Fra l'altro sono sincero con tutti e molto trasparente. Quando non si ha niente da nascondere, non ci sono certo problemi. Non avevo mai scritto parte della mia vita. Questa, per fare chiacchiera e sollevare discussioni, mi sembrava una buona occasione. Non potrebbe essere così interessante per voi, se non avessi potuto basarmi su una storia vera...
C'era un anonimo (per ovvi motivi) che si metteva in discussione riguardo al fatto di privilegiare lo studio rispetto a trascorrere più tempo con l'amato/a. No, sei assolutamente nel giusto. E' difficile per un ventenne accettare di essere messo da parte per lo studio, ma non si può chiedere al partner di abbandonare o di limitare il tempo da dedicare alla scuola. E' segno di grande responsabilità studiare e cercare di limitare il tempo delle "feste". L'innamorato che fa discorsi della serie: o me o i libri, dimostra poca sensibilità e un grande egoismo. Ma non si può dire che una storia finirà per certe scelte. Un sentimento vero si testa non quando tutto va bene, ma di fronte alle decisioni che la vita ci pone davanti. Se il rapporto ha delle solide basi, non si frantumerà. Ma se già si pensa: quando andrò all'università, lo perderò....beh....allora stiamo perdendo tempo!!!!
E vai con la saga. Prima di tutto una dovuta nota. A differenza di un film, il momento in cui si decide di sposarsi, può anche non essere "romantico" se per romantico intendiamo inginocchiarsi e regalare un anello. E' un fatto anche soggettivo e spesso marco i momenti importanti della vita con una buona dose d'ironia, in maniera tale da stemperare qualsiasi situazione. Torniamo alla cronaca con le vicissitudini vissute dopo il matrimonio. Direi che l'anno 1994 non poteva andar meglio, ma bene andarono anche gli anni successivi, e possiamo dire che la luna di miele perdurava. Ma qualche cosa doveva accadere e si rivelò nel peggiore dei modi. Nel dicembre 1997, un venerdì sera alla fine di una partita di calcetto, andai a letto con un leggero mal di schiena (avevo subito un piccolo trauma giocando). Trascorsi il sabato senza problemi, ma la domenica mattina, il dramma!! Non riuscivo più ad alzarmi dal letto. Avevo un dolore lungo la schiena che mi impediva qualsiasi movimento. Nessun dottore ci capiva nulla, trascorsi 15 giorni sveglio e fra mille dolori. Finalmente dopo l'ennesima visita, a qualcuno venne in mente di sottopormi a una risonanza magnetica che rivelò una compressione midollare all'altezza della vertebra del collo. In pratica il midollo era sotto compressione e da qui i dolori. Visita d'urgenza presso il CTO di Roma e operazione immediata, rischiavo di rimanere paralizzato, dato che il filino del midollo stava per spezzarsi (in pratica un cuscinetto delle vertebre era finito contro il midollo). Diventai un esperto di queste cose in meno di 5 minuti e cominciai a preoccuparmi sul serio. L'operazione poteva non riuscire!!! Voi direte: cosa c'entra con la sua storia con Simona? C'entra, perchè quando va tutto bene nella vita, si hanno occhi e soprattutto opinioni diverse, mentre nell'attimo in cui si conosce il dolore, si può improvvisamente cambiare. Simona era molto preoccupata e dal canto mio non sapevo cosa dire. Ero improvvisamente diventato un rudere. Operazione la notte di Natale. Risveglio con il bambin gesù il 25 dicembre (e campane della basilica si San Paolo) dopo un operazione di circa 7 ore. Seppi dopo che Simona era svenuta durante quel periodo in quanto dopo 5 ore, era uscita la suora dalla sala operatoria con una faccia da funerale e chiedeva dei miei familiari. A quel punto tutti cominciarono a disperare, ma la suorina era uscita solo per avvertire che l'operazione stava andando per le lunghe!!! Mi ripresi lentamente, con collari ortopedici e affini, ma la paura era stata tanta e cominciai a vedere tutto con aria diversa, della serie, amo tutti quanti e mi sento rinato. Questa sofferenza segnò Simona ( e non me ne accorsi, tanto ero preso da me), che fra preoccupazioni e dispiaceri, forse si allontanò da me (o meglio io l'allontanai) e senza accorgermene il nostro splendido rapporto cambiò lentamente. Da febbraio 1998 a luglio 1998, cominciai a trascurarla, ero preso da mille cose e non parlavo più tanto con lei. Qualche sera ero impegnato con gli amici e altre anche se stavo a casa, ero praticamente assente, poco disponibile al dialogo e preso da mille attività. Questo lo dico adesso, ma all'epoca era tutto normale, sapete quando un rapporto diventa una routine..ecco questo è il caso. Io ero cambiato (non so perchè) e non avevo più le attenzioni di una volta per mia moglie. In agosto decidiamo, stanchi ed esauriti, di prenotare un viaggio lunghissimo in Oriente (Thailandia) per ricaricare le batterie. Una bella vacanza, ma qualche volta avevo percepito un'ombra sul volto di Simona. Non me ne curai, come al solito preso da me stesso e al ritorno, tornammo alle solite abitudini. In settembre e nel mese successivo, notai che quelle ombre sul viso di Simona, erano sempre più frequenti, ma continuai a non dargli importanza. Non parlavo tanto con mia moglie. Uscivamo la mattina a lavorare e la sera, qualche parola a cena e poi a dormire. Ma quello sguardo perso era sempre più evidente e a un certo punto cominciai a chiederle cosa avesse fatto con una certa insistenza. Anzi divenni incalzante e volevo assolutamente sapere che motivo aveva di comportarsi in maniera diciamo strana. Un fulmine a ciel sereno!! C'era un collega di lavoro che le faceva una corte spietata e fra l'altro considerava un amico, dato che l'aveva sempre aiutata. Non è finita qui. Questo collega era ricco e anche bello, anzi bellissimo (e non sto scherzando!!). Non lo conoscevo bene, ma sapevo chi era. Simona era confusa, in quanto (come venni a conoscenza dopo), questo tizio le faceva regali, lavoravano assieme e per di più, le chiedeva consigli sulla sua vita incasinata e faceva la povera vittima (cosa non farebbero gli uomini) riguardo a un problema con la sorella. Ragazzi, quella sera non riuscii a capacitarmi. Mia moglie diceva che era solo un amico, ma io le chiesi sei sicura?....Il problema è che lei non era sicura!!! Mi rimproverò di averla trascurata, di uscire spesso la sera e di non parlare mai con lei...., ero diventato quasi un estraneo!!! Il problema è che era vero!! Ma non avevo smesso di amarla. Ero entrato in quel vortice vizioso in cui si dà tutto per scontato e l'amore non è un fatto mai scontato!!! Nel momento in cui mi allontanavo da lei, ci fu una persona che cominciò a farle la corte. Lei mi disse che con diplomazia avrebbe cercato di fargli capire che era una donna sposata, ma non era facile, proprio perchè lavoravano nello stesso ufficio. Fra l'altro quando non c'ero, questo telefonava a casa!!! Ero a pezzi. Insicuro, senza sapere bene cosa fare. La situazione durò circa un mese, in cui il tizio telefonava e le faceva regali. Volevo intervenire, ma Simona non voleva ( si poteva verificare un problema al lavoro). Sosteneva che erano amici e gli avrebbe fatto capire la cosa. Io però stavo scoppiando. Già non credevo o meglio non ho mai creduto all'amicizia uomo-donna e poi me lo dice mia moglie!!! A metà dicembre circa, partii però in quarta. Raggiunsi mia moglie in banca e affrontai direttamente il suo collega. Ricordo ancora bene quel momento. Superai la porta scorrevole della banca e cercai con lo sguardo il soggetto (fra l'altro pure grosso!!!). Lo guardai e gli parlai a distanza dicendo: ah sei tu, vediamo un po cosa sai fare adesso in mia presenza, dongiovanni da strapazzo!!! Simona mi vide e tutta rossa, corse da me e mi frenò. L'ascoltai parlando sottovoce, mentre guardavo il cretino anche lui tutto paonazzo, ma stranamente in difficoltà, non se l'aspettava. Simona mi accompagnò fuori e andammo a prendere un caffè. Parlammo e mi disse che non l'avrebbe più ascoltato e l'avrebbe allontanato. Non ci credei molto, ma volevo darle retta. In ogni caso questa situazione mi aveva scosso. Abbandonai i mille e uno impegni e cercai di limitarli, prestando più attenzione alla dolce amata. Cambiai repentinamente per salvare il nostro rapporto e cercai di tornare il vecchio Mauro di cui si era innamorata........La dovevo riconquistare e ci provai in tutti i modi.......to be continued...difficile da raccontare questo episodio, ma gusterete la prossima parte a breve....
E' vero, rispondendo al solito anonimo. Faccio parte della massa, e da medio man, ne farò sempre parte. Ma spesso, anche nella massa, si può fare qualche cosa di utile. L'importante è stare in pace con noi stessi e raggiungere una sorta di soddisfazione personale. Sono le piccole cose della vita che fanno grande un'esistenza...
Ed eccoci qui nuovamente a dissertare sul passato del teacher. Vi avevo lasciati alla partenza di quell'ormai lontano 6 gennaio 1989!!! Come avevo detto, alla fine dei 6 mesi di addestramento, fui assegnato a un battaglione di stanza a Casale Monferrato, uno dei peggiori posti d'Italia. La mia amata non fu naturalmente molto contenta, ma ormai era fatta. Una calda sera d'estate salutai Simona e partii l'indomani mattina. Ragazzi, 11 mesi di lontananza sono tanti, e non stavo certamente alla Bahamas. Però qui vi stupirò, perchè non ripetei quella magra figura fatta 3 anni prima!! Se non ero di servizio (la vita di un ufficiale si svolge fra addestramento reclute, picchetti, giuramenti e parate), stavo sempre attaccato al telefono e diventavo giorno dopo giorno veramente pesante. La gelosia di cui vi parlavo stava dilagando. Chiedevo a Simona con chi lavorava, con chi era salita in auto per andare a quel determinato corso o a quella cena...insomma peggio di Othello!!! Fra l'altro non ero mai stato così geloso....raggiunsi il culmine una sera, in cui alle mie continue rimostranze riguardo a un passaggio avuto da un collega al ritono dal lavoro, Simona mi disse: se vuoi lascio il lavoro!!! In quell'istante capii di aver raggiunto la deficienza al cubo. Era disposta a sacrificare il suo futuro per non litigare più riguardo a gelosia e affini. Meno male che un barlume d'intelligenza mi colpì e piano piano, ma costantemente, misi da parte quell'assurdo e deleterio sentimento (o meglio atto di possesso) chiamato gelosia. Uscii dal "tunnel" in breve tempo!! In ogni caso, la mia gelosia nasceva anche dalla vita di cavolo che conducevo il quel budello d'Italia. Ogni mese dovevo addestrare cento soldati (marce, poligono di tiro e lezioni di armi da guerra). Facevano alla fine del corso il giuramento (cerimonia in cui una persona giura fedeltà alla patria, una sorta di parata in uniforme ) e poi li accompagnavo ai reparti di destinazione nel Friuli. C'era poco tempo per pensare e nei pochi momenti di relax, quando hai la persona amata lontana, soffri terribilmente. Qualche volta andai con i colleghi a visitare qualche discoteca del posto, ma non per qualche recondito scopo, solamente per distrarsi. Periodo veramente penoso. Il tempo trascorse molto lentamente, ma venne l'aprile del 1990 e con esso, il mio ritorno a casa. Beh, ero veramente felice di tornare da Simona. Sempre pazzamente innamorato e desideroso di costruire qualche cosa con lei. La lontananza aveva cementato il nostro rapporto e tranne che per brevi periodi, non ci saremmo più separati. La gelosia era ormai un lontano ricordo (sarebbe riscoppiata molto più tardi, ma per un episodio scatenante di cui vi parlerò). Diciamo pure che fino al 1994 (anno del matrimonio) non successe nulla di così eclatante. Presi la laurea, lavoravo e una sera d'inverno del 1992, passando davanti una chiesa con Simona(lo ricordo come se avessi davanti la scena) esclamai: senti, ma cosa ne dici se fissiamo la data delle nozze? Beh, non aspettammo molto. In meno di due mesi, fissammo data e prenotammo la chiesa. Avevamo due anni per prepararci al grande passo (perchè sempre grande passo è!!!!), e a differenza delle telenovelas, dove prima di un matrimonio succede di tutto, in questo caso filò tutto liscio.....quindi questo periodo non merita una grande citazione, a differenza di quanto vi dirò nella prossima puntata, dove vi narrerò di due episodi che segnarono profondamente la mia vita e che mi completarono sotto tutti i sensi......due avvenimenti completamente negativi (e completamente differenti), ma decisivi....la suspense è creata...stay in touch...
difficile dopo tanti post seriosi, tornare a usare un certo tono scanzonato, ma proviamoci. Facciamoci una risata soprattutto su quanto è successo in questi giorni riguardo a quegli articoli di giornale che ci accusano di essere un centro sociale di sinistra!!!! Al di là che i centri sociali sono tutt'altra cosa, la nostra scuola non può essere accusata di fare propaganda politica. Certamente molti professori sono schierati a sinistra (o meglio centro sinistra), ma ragazzi non possiamo dire che la politica è mai entrata nella nostra scuola. Vi dirò di più. Finalmente c'è un teacher (ogni riferimento a personaggi veramente esistenti è puramente casuale) che ha innalzato un fortino nero contro la dilagante schiera di professori sinistroidi.......e vuole fare della scuola, una moderna fucina di allievi di destra!!! E sul ponte sventola bandiera nera!!!! A parte gli scherzi, sappiate che non c'è dottrina ideologica che tenga. Ragionate su qualsiasi cosa. Non prendete per oro colato tutto quanto vi si dice. Sviluppate un vostro senso critico e spesso vedrete che non c'è differenza fra destra e sinistra. Mantenete sempre un'ideologia di base, e difendete i vostri valori. Non fate però l'errore di non ascoltare un argomento di un altro colore, sarebbe un grave errore. E' nel confronto che si cresce, non nel proprio orticello
Questo è un post dedicato alle classi che dovrò giocoforza lasciare. Il tempo è corso veloce e mi ritrovo a dicembre ad ammettere che mi mancheranno. Oggi, mentre tornavo a casa e con musica romantica a fare da sfondo, ripensavo a tutto quanto era successo in questi mesi e forse non ci crederete, ma ricordavo a uno a uno tutti i miei studenti e la solita lacrimuccia (credeteci, non è retorica) è scappata. Chiaramente alcuni studenti saranno contenti, ma non tutte le ciambelle riescono con il buco!!! Comincio a sentire il vuoto e ci vorrà tempo per assorbire il colpo. Rimarremo sicuramente in contatto a scuola, ma purtroppo non potrà più condurre le lezioni....e sappiate, non è la stessa cosa.......Ciao ragazzi!!!!
Questo breve post è il benvenuto a una nuova navigatrice che spero abbia l'ardire di commentare quanto si dice....a proposito....che brutta impressione che hai avuto!!! Nessuno è perfetto, e tutti commettiamo errori. L'importante è capire quando si sbaglia e migliorare per non incorrere nello stesso errore. Parole semplici e scontate, ma guardatevi intorno e contate quante persone sanno fare un passo indietro....poche, pochissime....
Ho avuto modo di leggere i vostri commenti in questi ultimi giorni e vorrei rispondere prima di tutto a Benito e Marushka, due validi e sensibili studenti del 5° A (almeno questa è la mia opinione personale e spero che il tempo non li cambi...). Ricordo quando avevo la vostra età. Poche responsabilità e grandi sogni. Si studiava, ci si divertiva, si diventava "grandi" attraverso i piccoli problemi quotidiani (per alcuni anche grandi). Non ho mai pensato però a schiacciare gli altri. Non è facile, ma dovete trovare il giusto bilanciamento fra agire con decisione e rispettare il prossimo. Non alzate barriere intorno a voi, ma siate sempre disponibili e sinceri. Pronti però ad attaccare se necessario. E' chiaro che ci sarà sempre qualcuno pronto a parlare male di voi, a piantarvi il cosiddetto coltello nella schiena, ma fa parte del gioco della vita e bisogna accettarlo. Cerchiamo di essere coerenti con noi stessi e sentirci bene. Poi con coloro che attaccano gratuitamente appena uno volta le spalle...beh, anche la vigliaccheria è di questo mondo!!! A proposito, personalmente ho sempre la guardia abbassata....bisogna soltanto capire quando è il momento di destarsi. Ma non bisogna farsi troppi problemi. Altrimenti vediamo nemici ovunque.......ne riparleremo.....
Ed eccoci qui a regalare qualche nuovo episodio della mia vita (qualcuno dirà che ci frega...è vero, ma serve da spunto per altri argomenti......ci sarà da scrivere per tutto l'anno!!!)...Bene il 1987...l'anno del consolidamento in cui gli stupidi diventano bravi ragazzi (ogni riferimento a fatti o personaggi reali è puramente casuale...!!). Simona (e non la Flamini!!!) doveva prendere la cosiddetta maturità e chiaramente cercavo di starle accanto pazientemente. Studiava, studiava e studiava (mentre io andavo all'università), ma trovava sempre del tempo anche per il sottoscritto. Giorno dopo giorno scoprivo le varie sfaccettature di quello che cominciavo a sentire un sentimento serio e profondo. Accidenti, stavo entrando anche nella fase cosiddetta dell'isolamento. Cominciavo a trascurare molte cose e l'avrei capito dopo molto tempo. Volevo soltanto stare con la mia lei e allontanai senza volerlo molti amici (anche molte amiche!!!). Simona comunque mi aveva dato nuova energia anche per l'università e cominciai a macinare esami. Ero entrato in quella fase che definirei costruttiva. Vedete perchè una donna accanto serve? Perchè ti fa mettere la testa a posto!! Beh, naturalmente ero diventato pure geloso...terribile sentimento che può distruggere una coppia. Ero geloso di vecchi amici e di vecchi ragazzi di Simona. Per un certo periodo sono stato una vera rottura. Lo capii un paio d'anni più tardi quanto male potesse fare la gelosia othelliana. In ogni caso devo dire che il nostro rapporto era idilliaco e la storia d'amore proseguì senza intoppi fino alla fine del 1988. Perchè parlo di quell'anno? Beh, visto che mi mancavano un paio di esami per finire l'università, avevo deciso di partire volontario come auc (ufficiale di complemento) per togliermi la leva militare. Non ci avevo dato molto peso, invece mi chiamarono in dicembre. Partenza il 6 gennaio 1989....che brutta epifania. Simonina era triste, io le dissi che almeno sarei stato fuori un paio d'anni guadagnando e poi avrei dato gli ultimi due esami con la tesi all'università. Non era molto convinta (se per questo nemmeno io), ma tra baci e abbracci ci salutammo la sera del 5 gennaio 1989. Per il momento andavo vicino: Cesano, scuola ufficiali (vicino Bracciano). Sarei rimasto là per 6 lunghi mesi, ma la domenica mattina potevo scappare!!! Non furono così facili quei sei mesi di corso. Facevo i salti mortali per passare due ore con lei e purtroppo il corso era molto impegnativo (anche se divertente alla fine). Il peggio però doveva ancora finire. Alla fine del corso, ci diedero le destinazioni: fui assegnato quale sottotenente all'11° btg di casale monferrato. Quando lo seppi, per poco non stramazzai a terra. Mi avevano spedito in Piemonte, in un vero postaccio e per un anno avrei visto Simona poco o niente. Un dramma e questo fatto ebbe delle ricadute anche sull mia gelosia....avete presente Den Harrow dell'isola dei famosi? Quella specie di smidollato? Beh....fra una fucilata e una marcia, telefonavo spesso a Simona e dato che aveva cominciato a lavorare in banca, cominciai a essere geloso di tutto e tutti...manie di persecuzione.....ero diventato un vero rompi e.........to be continued...
Accidenti che bei messaggi mi avete inviato, cari studenti del primo A scientifico. Con immensa commozione ho letto le vostre parole e spero di esserne degno. Per sorridere un poco, ricordate che abbiamo il compito in classe e non vi perdonerò nulla!!! Plz study!!!! Ci vediamo martedì...
Un breve post per Monica del 5° G, che chiede consigli riguardo a storie che non si riescono a buttare alle spalle...mah, acquisire sicurezza in noi stessi e avere la consapevolezza che è stato/a l'altra/o a perderci. Vedrete che passata la maturità e con nuovi stili di vita, ci sarà la possibilità di mutare interessi e amicizie. Penso che comunque ci voglia del tempo per superare certe "cotte" pesanti. Non so, se siete stati rifiutati, non vi deprimete. E' capitato a tutti!!! Continuare a rimuginare su storie passate può solo fare male.......
Bene, passiamo ad un tono meno serioso e andiamo a parlare dell'incontro di cartello all'interno della 2° A scientifico. Due squadre di pallavolo di questa classe che si batteranno per una cifra intorno ai 10 euro sul campetto della scuola. Chiaramente c'è quel matto del prof d'inglese che si unirà ad una squadra e la condurrà alla vittoria!!! Le scommesse sono aperte. Prevedo un 3:0 secco, ma forse avremo pietà. Certi atteggiamenti mi ricordano il famoso Menissahhhhle, noto giocatore arabo-italiano in forza a una formazione del 4° G. Di fronte ai colpi di artiglieria della squadra allestita dal sottoscritto, il gruppo che aveva osato sfidarmi, finì nella polvere e non si è più rialzato. Subirete la stessa sorte.....We prevail...
Ho letto con attenzione il comment di Martina (5°G) e le sue parole, sincere e profonde, sono veramente degne di menzione. A mio giudizio il miglior post serioso di questo scorcio d'anno. Tralasciando i commenti alla mia persona (ampiamente condivisibili), Martina ha citato di un suo grande amico, venuto a mancare l'anno scorso. Una persona speciale a suo giudizio e ci credo. Si, direi che spesso la vita è ingiusta e francamente a forza di vedere tali ingiustizie, da poco credente che ero, ormai non credo più a nulla e forse a nessuno. Paradossalmente cerco di essere sincero e disponibile con tutti, ma alla fine dobbiamo sempre considerare che non ci sarà nessun aiuto da chichessia e dovremo contare sulle nostre forze. Non dobbiamo pensare che se una persona rispetta tutto e tutti, sia invulnerabile alle ingiustizie e alle disgrazie....anzi. Ragazzi, questa è al momento la nostra società. Individualismo ovunque e poco rispetto del prossimo, indipendetemente da credenze personali. E poi se ci si mette anche la fatalità, bingo!!! Quante morti ingiuste, quanti ammalati terminali a causa di terribili malattie che non hanno mai fatto male a una mosca. Non venitemi a dire che c'è un disegno divino o similari. Il caso o il cosiddetto fate di Shakespeare dominano la scena. Siamo padroni del nostro destino fino a un certo punto, poi subentra l'assoluta casualità. Ecco che ritorniamo al vivere di giorno in giorno, pensando si al domani, ma senza dare nulla per scontato. Qualsiasi ostacolo che la vita ci metterà davanti, sarà da superare con carattere, e dovremo contare sulle nostre proprie forze. Certo chi è fortunato avrà la famiglia a supportarlo ( a qualsiasi età), ma spesso ci troveremo da soli, al massimo con l'amato/a (e certe prove sono un valido test per qualsiasi legame). In ogni caso mai perdere la speranza. Sarebbe come distruggere qualsiasi sogno. Questa è la vita, volenti o nolenti.
Bene ragazzi del primo A scientifico (anche bravi fra l'altro), ho letto con piacere i vostri commenti (e grazie a Giorgino, Raffaele e Daniele!!!) . Ieri, mentre vi annunciavo la fine del nostro rapporto per natale, vi siete tutti ammutoliti. Prima di tutto non è una mia decisione. Il gioco delle cattedre funziona così. Fino a prova contraria sto sostituendo la prof. titolare che sarebbe la Masci e al suo ritorno, devo farmi da parte. Ve lo dirò anche la prossima settimana nel mio chiamiamolo discorso di commiato. Guardando i vostri sguardi, a momenti mi fate scendere una lacrimuccia. Non issatemi però su un piedistallo . In questi quattro mesi vi ho sgridato, elogiato, preso in giro, ma credetemi vi ho pensato molto ieri e devo dire che mi mancherete come mi mancheranno altri molti alunni. Che ci volete fare, sono fatto così. Mi affeziono alle classi. Questo cercare di farvi prendere consapevolezza di voi stessi, questo cercare di farvi vivere la scuola come momento si di studio, ma anche di crescita e qualche volta con una sana vena d'ironia, alla fine mi porta a voler bene alla classe, che capisce che su quella cattedra non c'è il nemico, ma una persona che vi rispetta e soprattutto tiene a farvi migliorare (sempre umilmente) nella vita. Non prendetemi però a esempio perfetto. Tutti siamo fallaci, tutti commettiamo errori, e io non sono da meno. Ne riparleremo in classe.
Ho appena letto il comment by Federica....no, mi spiace, penso di avere capito qualche cosa dalla vita e mai, dico mai, farei del male alla persona amata. Lasciamo stare gli errori di gioventù. Mi sono definito un deficiente e penso che questo basti. Posso fare il cretino con tutte le donne che mi passano davanti, ma credo a un giuramento fatto e l'ho sempre rispettato. Non ho MAI tradito mia moglie, non ho mai cercato altre storie e soprattutto ho detto stop spesso e volentieri a molte avances (non è per fare il superuomo, ma nella vita succede a tutti ) a donne di qualsiasi età. Non sono orgoglioso di aver suonato quel campanello, sono stato un uomo fortunato che ha conosciuto e ama la donna giusta per lui. E' di questo che si tratta. Se non avessi avuto Simona, non sarei l'uomo di oggi......
Valeria mi ha dato dello stronzo...e ha ragione., forse certi atteggiamenti da adoloscente o poco più possono essere considerati infantili. Spesso certe cose accadono naturalmente e non ce nè accorgiamo nemmeno. Anche se poi non può essere un semplice fattore di età anagrafica. Ridurrei il tutto al semplice: gli uomini sono tutti uguali a qualsiasi latitudine. Ieri dicevo durante una lezione (Wuthering Heights...prego informarsi) che se non si conosce il vero amore, non puoi cambiare . Puoi avere una simpatia, un'attrazione fisica, una qualsiasi ragione, ma l'amore è un'altra cosa. E' un elemento composto da tante piccole particelle e non sempre perfetto. Non lo conoscevo prima di allora, o meglio, probabilmente non avevo mai incontrato la ragazza giusta. Poi, quando lo impari a conoscere, allora capisci in parte cosa esso rappresenti. Solo in parte, in quanto se ami veramente una persona, giorno dopo giorno, anno dopo anno, completi la definizione di amore e forse arrivi a capirlo fino in fondo. In ogni caso qualche volta ci costruiamo l'amore su misura, e magari sbagliamo.
Commento sprezzante da parte di Serena riguardo al comportamento che tenni da giovane....e ha ragione!!! Imperdonabile....e vediamo come riuscii a rimediare. Ci eravamo lasciati con il drammatico ritorno della domenica sera, dove Simona mi accolse con rabbia e tristezza. In ogni caso le diedi appuntamento l'indomani nel pomeriggio e cominciai a riflettere (un pochino in ritardo...sempre più cretino) su quanto le avevo combinato. Lunedì pomeriggio passai a prenderla e trascorremmo la giornata con il sottoscritto che cercava di giustificarsi e che avrebbe compreso se lei avesse deciso di troncare la storia. Beh, diciamo che Simona mi perdonò e in ogni caso le raccontai tutto (anche dei flirt) e cercai di farle capire di non buttare tutto a mare per il mio stupido comportamento. Avevo comunque perso in parte la sua cieca fiducia e sarebbe dovuto trascorrere molto tempo prima di riguadagnarla. I mesi successivi tracorsero tranquilli, ancora avevo dei momenti stupidi (della serie mi giravo a guardare altre ragazze mentre stavo con la Simo) o meglio da deficiente, ma piano piano cominciai a capire cosa era veramente voler bene a una persona e a conoscere almeno in parte un amore chiamiamolo vero...Diciamo che Simona mi aiutò a maturare in tal senso e malgrado avesse circa 4 anni e mezzo meno di me, mi dava veramente un distacco abissale sotto il punto di vista dei sentimenti. Arrivò così dicembre, mese di festa, ma per mauretto anche mese di decisioni. Erano passati circa sei mesi da quel lontano 5 luglio e Simona mi chiese di andare a pranzo dai suoi......accidenti non ero preparato e in ogni caso dissi di si . Mi sembrava un fatto importante, in quanto solo la madre di Simona sapeva di me, mentre il padre era molto geloso e soprattutto severo (Simona gli diceva che usciva con le amiche). Accidenti, chissà come avrebbe accolto questo disgraziato da 4 soldi!! E venne il fatidico giorno. Una domenica di dicembre salii le scale della palazzina e arrivai di fronte la porta. Non suonai subito. Ci pensai un attimo: suono o non suono? No, ma dài, torno indietro e se ne riparla......ma cosa stai facendo? Poi cosa le racconti? Che hai rinunciato? Insomma passa qualche minuto e poi il dito (che nel frattempo di era fatto molto pesante e rigido) si posò sul campanello. Andata!! Ora sei fatto, caro mauretto, vediamo cosa succede!! L'impatto fu un pochino traumatico. Il padre era di poche parole e tutti mi studiavano. In ogni caso la mia parlantina e la mia verve (senza tralasciare il mio fascino!!! Ma che modesto...) ebbero sucesso. L'atmosfera si stemperò e il giovane studente universitario aveva trionfato (ma siamo sicuri?). Ormai ero il cosiddetto fidanzato ufficiale e passai le feste di Natale a conoscere la famiglia di Simona (per la cronaca i suoi familiari sono di Terracina e Fondi...). Non so perchè, ma ormai ero nella cosiddetta trappola. Mi consideravano un fidanzato ufficiale e mi accolsero come un vero parente. Ero passato da libertino e scapolo a ingabbiato e ammanettato nel giro di poco tempo. Però non mi ci trovavo male. Quel primo anno da "fidanzato" mi fece però capire tante cose e anche se Simona aveva la maturità e da brava secchiona studiava tutti i pomeriggi, imparai ad apprezzarla e lo vogliamo dire: ad amarla!! Non avrei fatto più nulla che avrebbe potuto deluderla........alla prossima puntata e a richiesta continuerò a raccontare di quanto successe dopo il 1987.....penso che ormai tipo romanzo autobiografico, racconterò la mia vita con ironia e senza falsità.....
Vi avevo lasciato, cari i miei visitatori, al momento topico della mia vita sentimentale in cui avevo coronato il mio so called sogno d'amore...ma proprio per dirla tutta, il periodo iniziale della mia vita sentimentale con Simona non è stato tutto rose e fiori. Serva d'esempio quanto sto per raccontarvi. In quell'ormai lontana estate del 1986 trascorsi un mese di luglio da favola con la mia lei. Mattina pomeriggio e sera stavamo sempre assieme, non mangiavo mai e il rapporto andava a gonfie vele. Ricevetti il primo regalo tre giorni dopo che ci eravamo messi insieme...wow che record..avevo proprio fatto colpo!!! E qui la mia stupidità maschile cominciò a venire a galla. E si, ragazzi, a 22 anni (almeno per me) ancora non avevo capito nulla di come ci si comporta correttamente con l'innamorata. Avevo capito che tutte, ripeto tutte le storie precedenti erano poca cosa, ma quello che non avevo afferrato era come comportarmi in determinate situazioni. La mia stupidità quasi compromise il rapporto appena instaurato. Come dicevo, i guai cominciarono dopo circa tre settimane. Partita di calcetto, mi rompo un braccio e costringo la mia lei a farmi da infermiera. Figuraccia incredibile e delusione. Ma questo è poco. Il 4 agosto dovevo partire per Cambridge con un paio di amiche e un altro gruppetto che non conoscevo. Non ero molto convinto ad andare, ma siccome dovevo pagare una penale, alla fine decisi di decollare per l'Inghilterra. Simona mi salutò con molta tristezza, ma le promisi che le avrei telefonato ogni giorno (non l'avessi mai detto!!!). Atterro a Londra il 5 agosto e prendo alloggio in una casa di Giamaicani a Cambridge (si, facevano anche i riti voodoo!!). Subito l'affittuaria (una ragazza di 21 anni con figlioletto, accidenti era più piccola di me che imbarazzo) mi disse che le telefonate erano proibite o meglio potevo farne solo una a settimana. E qui pensai : accidenti e come faccio a chiamare Simona? Certo, le cabine telefoniche...ok ho risolto!! Intanto però passano 4 giorni e comincio a fare amicizia con le ragazze del gruppo (tutte fra i 15 e i 17 anni) e dopo una fugace telefonata a casa, comincio a provarci con una moretta (tale Sara), figlia della nostra tutor di Cambridge. Il sabato si va alla disco e naturalmente combino il patatrac!! Sulle note di woman in red (informarsi, splendida canzone), faccio mia la preda senza rimorsi e passo una splendida serata. Potevo scegliere quella sera e Simona era lontana. Accidenti, che gran vigliaccata, un mese con Simona e già la tradisco. Passano due giorni e comincio a flirtare con un altra ragazza di Catania (non ricordo il nome), lei è un pochino restia e finisce tutto nel giro di pochi giorni. Non è finita qui. La Sara mi correva dietro, ma non ci badavo più di tanto, avevo un'amica dell'università che era sempre pronta a cogliermi indifeso e quindi stavo da Dio....avevo dimenticato tutto di casa e anche di telefonare. Ricordai di chiamare mi pare il 20 agosto e fui veramente di poche parole con Simona, e sentivo la sua voce preoccupata (e fra l'altro io cretinetti nessun rimorso.....). Da là a una settimana sarei ripartito. Mi dicevo: non le dirò nulla e tornerò fra le sue braccia. Mmm..non fu così. Con le ragazze del viaggio che abitavano a Latina (fra cui anche Sara e una cugina), decidemmo di rivederci alla spiaggia di Sabaudia la domenica. Tornai il sabato sera e telefonai a Simona dal negozio di mia madre. Ci demmo appuntamento da lì a breve. Aveva la faccia distrutta (sapevo che aveva pianto tanto durante la mia assenza per i lunghi silenzi) quella sera e dopo un mio freddo abbraccio, le dissi che la domenica mattina dovevo andare a Sabaudia con gli amici dell'Inghilterra. La prese male, anzi peggio. Intervenne anche la madre e comunque promisi di tornare presto e uscire la domenica sera successiva. Ero proprio strano. In quel momento ero freddo, non avevo quel trasporto sentimentale e forse avevo deciso di lasciarla. Certo che alla deficienza non c'è limite!!! Senz' alcun rimorso (e qui non mi perdonerò mai), partii l'indomani per Sabaudia, dove incontrai Sara e anche la cugina, una bella bionda, che a Cambridge stava con il prof d'inglese (molto giovane) e a cui non avevo dato molto peso. Passai una splendida giornata in compagnia di Sara e della bella cugina. Questa bionda si era lasciata con mi pare si chiamasseTed e me lo confessò stranamente fra una chiacchierata e l'altra seduti su una panchina al campeggio di Sabaudia. Allora, incuriosito da tale faccenda (perchè lo dice proprio a me?), cercai di capire e al riparo da occhi indiscreti, la stavo per baciare quando...quando Sara appare da dietro un albero e si viene a sedere proprio fra me e la splendida biondina tutto pepe, parlando di non so che cosa. Ecco, era cominciata la diatriba fra le due ragazze. Chiaramente non avevo fatto nemmeno uno straccio di telefonata alla mia Simona per tutto il giorno. Dovete sapere che le avevo dato appuntamento per le 20 e alle 22 stavo ancora a Sabaudia. Peggio di così....Mi presentai alle 22.30 da Simona. Non stava male, peggio e subii i rimproveri anche della madre, che mi accusò di averla fatta attendere più di due ore nella disperazione. La salutai e le diedi appuntamento il lunedì successivo. Era finita?....Alla prossima puntata
Un anonimo che si firma cavaliere mascarato ancora non sa che rimarrò con il corso A fino a Natale e poi da gennaio rimarrò con le due prime del pedagogico. E' ufficiale (non sono voci di corridoio), e lo sapevo fin da settembre. Non posso aggiungere altro. Comunque alcuni saranno contenti, ma che ci volete fare, non si può sempre avere buoni rapporti con tutti.
Mi hanno più volte rimproverato di non citarli mai nel blog e devo rimediare a questo errore. Parlo dei miei studenti del secondo A scientifico, che ho avuto l'anno scorso e mi dispiacque tanto abbandonarli (come sarà quest'anno). Avrei voluto migliorarli sotto tutti gli aspetti e soprattutto devono sapere che mi mancheranno come mi mancarono l'anno scorso. Scalmanati, ma simpatici, svogliati, ma spesso vogliono dimostrare che ci sanno fare. Qualche volta mi fanno proprio perdere la pazienza, ma non per questo non nutro dell'affetto per loro. No, non ho mai sottovalutato nè Francesco, nè Stefano, nè Alessio nè il resto della classe. A proposito, la sfida di pallavolo è lanciata....abbiamo pure scommesso, preparatevi alla grande defeat....
Federica del 5°Bcl mi chiedeva dell'amore che può esistere fra due persone con 10 anni di differenza. Beh, non ci trovo nulla di strano, anzi. Direi che il maschietto, dato che matura in età impensabili, è abbastanza grande per avere un rapporto costruttivo con una giovane ventenne. Ma sapete benissimo che la vita è strana e ci si può innamorare anche di persone con 20 anni di differenza. Il problema è il dopo....anche se molti personaggi celebri e soprattutto ricchi si sposano con giovani donne (mi viene in mente Michael Douglas o per rimanere più vicini, Tom Cruise...)....ma perchè porsi il problema del dopo? Vivete la storia fino in fondo senza pensare al domani.....
Beh, dopo tanta serietà, come non parlare della nuova disciplina introdotta dal mitico Andrea Perroni (si sempre lui, quella con 2 erre, anche un pochino sinistroide!!), il cosiddetto Hatu Yoga. Una disciplina che a differenza dello Yoga per anziani ( con tutto il rispetto) è pi+ (notare il segno per dare più forza all'osservazione) dinamico, permette grandi cose e assicura una perfezione fisica da sfiorare superman (chiaramente non il poveretto rimasto sulla sedia a rotelle!!). Chiedo a viva voce una dimostrazione in aula magna di questa disciplina, che forse nel 2096 diventerà olimpica. Beh, è chiaro ragazzi, ci vuole tempo per gli esperti capire i principi del cosiddetto Hatu Yoga (by the way...scoprite cos'è Hatu...molti lo dovrebbero sapere!!!) e Perroni dovrà imporlo al mondo intero....Già mi vedo i manifesti: Perroni, nuovo campione mondiale di Hatu Yoga, le mirabolanti contorsioni dell'atleta del XXI secolo.....si, W Hatu Yoga.....Volevo sapere se questa disciplina orientale importata a Terracina, prevede anche un apposito materiale tipo letto con chiodi o serpentello con cesta al seguito (e flauto da intenditori altrimenti lo snake non si solleva!!!).....Attendiamo con trepidazione notizie riguardo all'equipaggiamento tipico......
Beh, ho letto molti vostri commenti sul blog e devo dire che sono molto contento di avere la stima di voi bravi ragazzi. E' chiaro che probabilmente rappresento una nuova figura di teacher e comincio a credere che in parte sia il modo giusto di approcciare la scuola e cercare di migliorarla. Grazie comunque per la stima e nel piccolo, serberò sempre un buon ricordo di voi (anche se ricordate che il tempo cancella tutto, è abbastanza crudele con tutto e tutti, ricordate Shakespeare nei sonetti?). Questo del ricordo è un elemento di cui parlavo anche l'anno scorso in quanto alla fine dell'anno mi consolavo con il fatto di avere passato dei bei momenti nel liceo di Terracina. Vediamo di dire la stessa cosa quest'anno per le vacanze di Natale. Quattro mesi gratificanti sotto tutti gli aspetti e a gennaio in ogni caso c'incontreremo e faremo quattro chiacchiere. Personalmente proverò un pochino di quella sana tristezza, ma poi cercherò di curarla con i bei momenti e le varie vicissitudini. Con un sorriso cercherò di lenire le ferite (accidenti che immagine poetica, qui a forza di scrivere...).....
Federica del 5° A aggiungeva nel suo ultimo comment qualcosa riguardo alla discussione avuta giovedì nella sua classe. Forse c'è una cosa che devo chiarire. Non mi aspetto mai nulla da niente e da nessuno. Quindi non cerco di capire e aiutare per un non so quale tornaconto, ma perchè credo in quello che faccio e se quest'anno ho deciso di fare il prof quasi a tempo pieno, è proprio perchè ho pensato che potevo conseguire un buon risultato nel formare gli studenti. Non devo prevalere su un altro professore o professoressa, non devo primeggiare. Voglio solo cercare di fare il prof nel migliore dei modi. E come in tutte le guerre, non si vincono tutte le battaglie. Purtroppo si impara sempre qualche cosa di nuovo e con il 5° A le mie cosiddette "chiavi" non servono. Ho altre frecce in ogni caso da usare. Al momento la frizione con tre ragazzi (o 4 non so), è purtroppo presente e questo va a detrimento dell'intero rapporto classe-professore. In ogni caso giovedì mi veniva da ridere in quanto sono a conoscenza di un fatto che molto probabilmente, se vero, farà rimanere male qualcheduno. Ma come già vi ho detto in classe, mai e poi mai, userò voti o similari per vendicarmi di qualche atteggiamento. La vittoria finale sarà mia, ma senza colpi bassi. E' una promessa.....
Leggevo le parole di Federica del 5° A (a cui poi dedicherò un post) riguardo alle amicizie finite dopo che si incontra l'amata/o. E' difficile parlarne in quanto è abbastanza soggettiva la cosa. Mettiamola così...quando c'è un amore che ti travolge, tutto passa in secondo piano, anche gli amici/he, altrimenti non è un sentimento, tutt'altro. Direi che è assolutamente normale. Personalmente, non ho abbandonato le mie abitudini dopo il cosiddetto fidanzamento (per la cronaca è trascorso un certo periodo dal primo bacio all'unione, e sarà oggetto del prossimo racconto), ma è chiaro che c'è stato un certo cambiamento. All'inizio della passione non esiste più nulla, poi c'è il periodo dell'assestamento in cui si torna a parlare con i vecchi amici e dopodichè se tutto va secondo regola, si torna alla vita normale.....A meno che s'incontrino persone eccessivamente possessive (in quel caso bisogna prendere dolorose decisioni...)...
ehi, il post odierno non poteva avere altro titolo...oggi con i ragazzi del 5° B classico ho scoperto che esistono due versioni di yoga (si dài, quella specie di passatempo indiano tutti arrotolati su se stessi..avete presente Boldi in vacanze di natale?)..la versione soft (cosiddetta per anziani) e quella più spinta, ma molto più seria (secondo il famoso esperto Perroni....non è la birra, ma un alunno del 5° Bcl, un'animale dello yoga da quello che si dice)..cosiddetta Kata Yoga (o giù di lì....), tipica disciplina di sinistra che consiglio a tutti di evitare!!! Sapete, noi gente di destra, pragmatici e razionali, non amiamo l'effimero.....L'intermezzo indiano nel 5° Bcl è continuato con analisi di un'amena attività culturale, l'opera. E anche qui ho scoperto elementi fra il soprannaturale e l'immaginario che popolano il 5° classico B. Gente che adora l'opera (non tutti, cito Martina e Valentina) e che dice meraviglie di questa ai più sconosciuta (compreso me) produzione musicale. Bene, finalmente dopo il kata yoga e l'operà (con l'accento sulla a per sembrare più forbiti), il solito discorso su quanto è inutile la psicologia e quanti depressi esistono al mondo. Al di là che la depressione è femmina (notare l'uso del sostantivo dispregiativo), abbiamo come al solito consigliato la mitica Agatha (notare l'h, prego pronunciarla all'inglese tipo elizabeth..) di desistere dal suo desiderio di fare la psicologa......spero di riuscire a convincerla entro la fine dell'anno!! E per terminare analisi dei movies americani preferiti....chiaramente il prof sempliciotto ha parlato di filmetti leggeri tipo ufficiale e gentiluomo (noterete un grande Richard Gere in splendida forma a cui m'ispiro), che prego i più di andare a vedere.....Beh, ragazzi, oggi non sono riuscito a fare inglese in quella classe, ma ho trascorso veramente un'ora piacevole. Grazie ragazzi e scusate le battute.....
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