29 dicembre 2009

Tempo di bilanci



Wow, tempo di bilanci, tempo di ricordare questo stupendo 2009 (meglio del 2008)che preannuncia un ancor più roseo 2010 (ok, un sano ottimismo non mi manca di certo!!). Che dire. Non voglio parlare di scuola, o meglio, tante esperienze, tante amicizie, tante conoscenze non possono che arricchire una persona e quindi su quel fronte procede tutto per il meglio. Forse occorre partire dalla sera della vigilia di natale, in cui dopo tre anni, mio fratello era presente (scusate, ancora credo all'importanza della famiglia). E come non dimenticare la piccola felicità di vincere il torneo di Sam Marino che faceva il bis con quello di Modena? Più guardo a questi 365 giorni trascorsi, più mi viene voglia di riviverli. Il pensiero va all'estate con il viaggio ai caraibi che non poteva essere più divertente e rilassante. La maturità delle due quinte del classico, che mi ha lasciato ampiamente soddisfatto. Se devo trovare un periodo relativamente difficile, direi che i mesi di settembre e ottobre sono stati stressanti, soprattutto perchè non sapevo cosa fare per la scuola. E lo stesso dilemma ci sarà l'anno prossimo. Ah, c'è anche la gita a Parigi. Un massacro per la stanchezza, ma ho riportato tutti a casa sani e salvi. Il risultato è sempre quello che conta. Insomma il bilancio è alquanto positivo e spero che tutti i miei lettori possano dire anche parzialmente la stessa cosa. Vedo comunque un 2010 pieno di impegni e fatica, ma anche molto stimolante. Alla prossima e buon anno!!!



Ha ragione il navigatore che sto postando poco. Non perchè non ne abbia voglia, bensì per una pura questione di tempo. Beh, oggi mi sembra pure la giornata adatta. Festa nazionale negli states (della serie mi sono completamente dimenticato che fosse il giorno del ringraziamento, festa storica di antiche radici,osservata ogni quarto giovedì di novembre in segno di gratitudine per il raccolto). Bene, puntualizzato questa parte del titolo, perchè Gettysburg? Beh, questa settimana, chiacchierando con una collega, ho connesso la famosa battaglia di Gettysburg (un epico scontro della guerra civile americana del 1863)al periodo romantico inglese o meglio europeo e chi ha avuto il privilegio di vedere il film americano sull'argomento, può dire che ce ne sono molti di valori romantici fra quei valorosi ragazzi americani che morirono a migliaia per degli ideali oggi discutibili. Sarà che apprezzo la storia militare, sarà che sono un pochino guerrafondaio, ma certi episodi della storia sono indimenticabili e Gattysburg e uno di questi. Non so se farò vedere il film al Va scientifico. Potrebbero rovinarmi la poesia!!!!! Cambiamo discorso e parliamo delle vicende novembrine. Il mese si era aperto con la partecipazione a Lucca, dove mi sono divertito a comprare e vedere le ultime novità. In questa avventura mi ha accompagnato un alunno del Vbcl, Marco, che mi ha fatto una testa così con il gioco Assassin's Creed 2...un must secondo molti. Alla fine dovrò comprarmelo. Come avevo detto in precedenza, il mese di ottobre era stato uno schifo, assoluta depressione e poca voglia, o meglio, mancavo di quella spinta solita. Sarà stato il bioritmo. Tutto passato a Novembre. Mai sentito così carico come ultimamente. Si vede dalle piccole cose. Lezioni soddisfacenti, problemi risolti con arguzia, impegni a iosa, insomma, il treno è partito e non intendo fermarlo fino a luglio 2010. Ce la farò? Yessir!!! L'unica cosa che mi disturba è il fatto di non avere i miei (scusate l'aggettivo) allievi del pedagogico. Dovrò fargli dei grandi auguri di Natale!! Alla prossima.
30 ottobre 2009

In pursuit of Happiness





Molti saranno a conoscenza di questa frase, presente nella dichiarazione d'indipendenza americana del 1776. Si, tutti noi corriamo dietro alla felicità e ognuno ha il diritto di perseguirla. Certo, la vita fa di tutto per impedirci tale traguardo. Ma alla fine cosa significa essere felici? Personalmente ritengo che non esista la felicità assoluta, bensì una serie di piccole soddisfazioni che giorno dopo giorno possono aiutarci a raggiungere una "certa" felicità, che non sarà mai assoluta, ma ci aiuterà a vivere meglio. Poi ci sono gli ovvi alti e bassi, di cui sono stato vittima proprio questo lungo mese. Un periodo pieno di incertezze, di dubbi, di stanchezza, forse il mio bioritmo non era al massimo, ma stranamente e con pazienza è bastato attendere giorni migliori. Ora mi è tutto chiaro, i prossimi traguardi sono fissati, e si diventa più produttivi. Insomma è tornato il sereno. Non so fino a quando durerà, per il momento me la godo. Anzi, oggi ero fin troppo rilassato e mindedness.
Piccole note: Alessio siete un buon gruppo, ovvio con le vostre differenze e tensioni, ma come dicevo non siete cambiati e vi ritengo sempre quei good guys del primo anno. E' strano, mi ero dimenticato di tale fatto. Non cambiate se potete. Oggi per la prima volta dall'inizio dell'anno (e sono censurabile per questo)sono andato a trovare il IV B pedagogico, accidenti, certo il tempo cancella i ricordi, ci fa diventare estranei, ma entrare in quella classe mi ha provocato un senso di nostalgia. Certo che sto diventando troppo Romantic come si dice, ma questo fatto di rimanere affezionato a un gruppo è parte integrante del mio essere. Purtroppo le cose cambiano e allora possiamo rivolgere un pensiero al passato e sorridere dei bei tempi andati. Cavolo, si vede che sto spiegando il romanticismo inglese? Un abbraccio a tutti quanti e la prossima settimana dedicherò un post a Lucca Comix.



La settimana negativa non poteva concludersi diversamente. La macchina ha cominciato a fare le bizze, sembrava un albero di natale lungo la deprimente e pericolosa statale appia. Delle volte rimango un pochino sconcertato. Proprio ieri avevo terminato di riparare il portellone dell'auto e pensavo: finalmente la macchina è completely ok. Invece oggi il fattaccio. Ok, me la sono tirata!! In ogni caso posso dire che con il venerdì è tornato il sereno, non solo dal punto di vista delle condizioni climatiche, ma anche per quanto riguarda il mio stato d'animo. L'equilibrio ritrovato mi ha permesso di fare lezioni qualitativamente buone e di affrontare le cose con la giusta riflessione. Per quanto riguarda la cronaca del liceo, voglio citare per la prima volta su questi teleschermi, Alessio del VA scientifico. Alessio fa parte di una classe che ho conosciuto in prima e mi è sempre diciamo rimasta "fedele", alunni che ho visto crescere per quattro anni e con cui ho sempre scambiato qualche parola. Non posso dire che li ho trovati come li avevo lasciati, ma poco ci manca. Ci sono dei nuovi "innesti", ma sono sempre quei good guys che mi avevano conquistato 5 anni fa. Fra l'altro proprio oggi, sana partita a ping pong con Alessio (per la cronaca ho perso, ma con onore e soprattutto dopo più di dieci anni che non prendevo la racchetta in mano!!) e come dico sempre, sono proprio le piccole cose che ti allietano la vita e anche una meaningless partita di ping pong può essere fra queste. Fra l'altro sono contento di avere più maschi in un gruppo, non so, troppe fffffemmine al classico e spesso non facili da gestire!!!. In ogni caso, avanti così, 5A, lentamente stiamo trovando un certo affiatamento. Non posso poi non citare Claudio del IVaped, classe ormai direi lontana dal punto di vista didattico (anche affettivo? Possibile che le cose cambino così in fretta?). Bella la tua storia su quella fantomatica figura, voglio vedere come va a finire. Visitate il suo blog se volete e leggete di queste cronache: http://promessoconaffetto.blogspot.com/. Perchè quei due blog sono chiusi? Ehi, quando si è soli, si tende a cercare una specie di amicizia sul web, ma quando la nostra testa è impegnata altrove, ogni blog non ha ragione d'essere (vedi quello di Giulia o Paola). Poi non dimentichiamoci che la gente cambia e voi siete cambiati. Molto, moltissimo, forse anche in maniera sbagliata, ma è la vita. Concludo con un pensiero alle due terze del classico che ho quest'anno. Due gruppi agli antipodi, con pros and cons entrambi. Ma per la prima volta ho avuto un dubbio su come procedere dal punto di vista didattico con tutte le implicazioni del caso. Umano e comprensivo oppure rigido and merciless. Oggi mi sono risposto da solo, mentre facevo lezione. Non sono capace di considerare numeri coloro che ho davanti. E, fra l'altro, bastano pochi mesi per lagarmi a un gruppo. Insomma, avanti tutta come al solito, senza snaturarsi, fra l'altro non ne sono capace!!!!
Dai fasti dell'articolo su latina oggi ai tre visitatori che sono tornati a commentare. Non posso che rispondere subito e salutare con un abbraccio il ritorno di Claudia ex (fra l'altro hai cambiato acconciatura? Farò fatica a riconoscerti!!!). Mi fa molto piacere anche il post di Claudio (basta nickname....usa il tuo vero nome!!) che invito a ritornare più spesso in questo blog. Prometto più tardi di venire nel tuo sito, sperando non sia la solita nenia d'amore per femmine irraggiungibili!!!!


Avevo tanti argomenti oggi da inserire nel blog, da commenti all'attuale situazione politica italiana, ai wargames, una passione nata fin da quando ero alle elementari, o delle piccole avventure al liceo. Corro il rischio, però, di fare confusione e sconcertare i miei lettori (ormai ridotti all'osso, ma molto presenti su facebook che "linka" a questo blog). Troppi argomenti nello stesso post possono annoiare ed è l'ultimo dei miei desideri. Parliamo delle scelte che ci si pongono nella vita. Tutti dobbiamo farne, più o meno importanti. Qualche volta si sceglie seguendo il cuore, altre la testa. Sono delle vergine, quindi portato a ragionare molto e a soppesare pro e contro, ma finisco sempre per seguire quello che mi dice il cuore. Spesso, però, il cuore può ingannare. Certi principi lasciano il tempo che trovano nella vita quotidiana. Ecco, recentemente ho fatto una scelta con il cuore. Penso di aver sbagliato se soppeso il raziocinio e la praticità, ma sono in pace con me stesso in quanto ho messo in primis una sorta di lealtà, valore forse di antico sapore, ma per il sottoscritto sempre valido. E se poi certe delusioni ti conducono a metterci più entusiasmo, beh, ci vuole carattere!!!
23 settembre 2009

Routine....

Ehi, negli ultimi mesi i commenti al blog sono sempre di meno, anzi, ormai direi che ho solamente un diario personale dove chiacchiero con me stesso. Beh, non male, sarà più intimo, un fatto personale!!! Se ne andata la prima settimana di scuola. Il venrdì e il sabato sono terribili. All day nel caro liceo. Speriamo passi presto. Di contro sono riuscito subito a riprendere il ritmo delle lezioni, le spiegazioni procedono sempre più spedite e devo dire che le idee non mancano. Le classi non sono un problema, anzi, almeno nelle mie ore li vedo distesi e sereni (spesso troppo!!!). Buono l'affiatamento con le due quinte del classico, e direi altrettanto positivo l'inizio con il V scientifico A. Insomma per il momento è ancora honeymoon!!! Dopo 5 anni è come essere a casa qui al da vinci, come dico sempre è meglio rinunciare a qualche cosa in cambio della qualità della vita. Certo, qualche spina c'è sempre, ma tutto sommato superabile. Le due quarte del pedagogico si sono già allontanate, fanno parte della mia storia personale e già vedo raffreddati i rapporti, come se abbiano addebitato al sottoscritto la ragione dell'"abbandono" cattedra, cosa che ho spiegato più volte, assolutamente non vera. Peccato, accolsi questi gruppi il primo giorno di quattro anni fa e ci tenevo tanto. Purtroppo è andata così. Come dicevo, le due terze sono spumeggianti, ancrora devo sondare bene il terreno, ma i colleghi precedenti hanno fatto un buon lavoro. Speriamo riesca a mantenerlo tale. A parte la scuola, dove tutto procede, ho ripreso con impegno anche l'attività dell'informatico, cercando di dare un altro taglio al lavoro. Basta vendite, solo consulenze e riparazioni. Si fattura di meno, ma sai quanti grattacapi evitati? Settembre sta per finire, è stato un mese pieno di impegni, ma allo stesso tempo rilassante. Per nascondere la tristezza delle vacanze ormai over, già penso all'appuntamento di Lucca e a quello di Modena a Marzo. La vita è un gioco, come dico sempre, con le sue regole e condizioni di vittoria. Le sue eccezioni, richiede una strategia da seguire. E al sottoscritto giocare con la vita è sempre piaciuto. Sempre nel pieno rispetto del prossimo. Un abbraccio ai lettori ormai così rari!!!
18 settembre 2009

Un massacro



Della serie ritorno dal liceo, tutto il giorno in quel di Terracina, un massacro, fra lezioni, discorsi più o meno intelligenti, scambio di opinioni e chi più ne ha più ne metta. Anche oggi qualche novità gradevole. Ho conosciuto l'altro terzo classico B, classe effervescente, da testare, ancora devo inquadrarli!!! Poi ho avuto il piacere della prima ora dell'anno con il IVb cl, di loro sono veramente contento, anche se poi questa mattina ho avuto la piacevole visita di Martina e Giulia, due ormai ex alunne del Vacl. Finalmente le ho viste serene e rilassate. Era tempo che non le vedevo così. L'ex Vbcl A è stata una classe a cui ho tenuto molto, ma purtroppo non sono mai riuscito a farglielo capire. Mah, bene così, una piacevole chiacchierata e una visita gradita. La mattinata è continuata con lezione al Vbcl......mi fanno un pochino arrabbiare e devo correre subito ai ripari. Hanno troppa confidenza con il sottoscritto e non rispettano più i ruoli. Spero sia solo un caso, altrimenti dovrò cambiare registro. Non è comunque un fatto nuovo. La stessa situazione accade con il Vacl, in tono minore, ma ormai grandi, hanno si rispetto del prof, ma con un pochino di ...vogliamo chiamarla scioltezza?? Però è il terzo anno con queste due classi e sincerely non userò certamente il pugno di ferro (non lo meritano!!!). Giornata poi lunghissima con questa storia dei turni. Nel pomeriggio lezione con il Va scientifico, bella lezione (almeno per me, mi sembra di parlare nel deserto), ma l'audience non mi segue. Toccherà usare stimoli particolari!!! La prossima volta, nei primi cinque minuti sarà meglio usare i cosiddetti warm up tools, cioè qualche cosa per aumentare l'interesse!!! Chiudo il post con una particolare dedica alle amiche/i del pedagogico (notare che uso un altro termine, non usuale)...perchè? Beh, anche se non sono più mie alunne/i, avendole avute sin dal loro primo giorno di liceo, si è instaurato un legame duraturo ed è un piacere ora poter dialogare con loro. Non pensavo...
17 settembre 2009

Nuove classi.....

beh, è difficile che rimanga favorevolmente colpito da una classe che conosco da un'ora, ma ho avuto dei buoni segnali dal terzo classico A. Se sono ancora in possesso del mio quinto senso e mezzo, posso dire che è un gruppo qualitativamente buono, con varie eccellenze. Promette bene, speriamo di riuscire a mantenerlo. Congrats ai docenti che hanno fatto un buon lavoro nei due anni precedenti. E poi sono bravi in inglese, il che non guasta!!! Oggi, al contrario, ho avuto il piacere di incontrare il terzo quinto che avrò quest'anno, quello della sez A scientifico. Molti li conosco, quindi nessun problema, c'è buona parte dei componenti che non fanno parte del gruppo storico, ed è evidente la mancanza di "amalgama". Staremo a vedere. Una classe che se opportunatamente stimolata, può dare molto, malgrado cerchi spesso di "disimpegnarsi". Come sottolineavo qualche settimana fa, è strano avere un gruppo conosciuto in prima dopo quattro anni. Ho molti punti interrogativi a riguardo. Al momento sono diventati solo più furbi!!!!!! Finiamo la breve riflessione con un pensiero alle due quarte del pedagogico, accidenti non riesco a salutarle come devo, e mi mancano. Vorrei che si capovolgesse il mondo per riaverle!!! Non sarà mai possibile, ma ogni tanto penserò a loro.


Ed eccoci qui a parlare di un attore noto morto precocemente e di un mezzo scandalo italiano di cui è protagonista Renzo Bossi, figlio del noto Umberto (se la notizia è confermata). Per noi gente della middle class, gli attori di Hollywood rappresentano dei miti moderni, dei semidei non toccati dalle vicende quotidiane. Non è così. Anzi. Anche loro sono degli esseri alle prese con le vicende della vita quotidiana e come tutti, soggetti agli scherzi del destino. Patrick Swayze era sicuramente un icona di noi ventenni, il film che l'aveva lanciato, "Dirty Dancing", è ancora visto dalle nuove generazioni. Come dimenticare la bella storia d'amore nel film Ghost, dove i sentimenti vanno anche al di là della morte. Ma la morte, si sa, perde solo nei film. Certo, questi attori umani, ma resi eterni dai movies hollywoodiani, non li dimenticheremo tanto facilmente e Swayze rimarrà a lungo nei nostri cuori. Ieri durante la seconda ora di lezione mi sono ritrovato a parlare con le alunne/i del Vbcl di un fatto riportato da alcuni quotidiani, riguardo a un presunto posto di assistente al parlamento europeo del figlio di Umberto Bossi, tale Renzo, che non ha mai superato la maturità (per ben tre volte è stato respinto e ha dell'incredibile). Il nostro Renzo pare che guadagnerà migliaia di euro alla faccia di quelli che s'impegnano o che faticano ad arrivare alla fine del mese e magari hanno studiato tutta una vita. Ho sempre votato a destra e sempre lo farò, ma questo fatto rappresenta l'ennesima vergogna della nostra classe politica. Ed è dura cercare di convincere i ragazzi a studiare con questi esempi negativi. Certo, in tutto il mondo occidentale ci saranno di questi esempi, ma a quanto pare, in Italia questo svilimento della meritocrazia e dell'impegno è sempre più marcato.
14 settembre 2009

Primo giorno di scuola!!!!

E anche l'anno scolastico 2009-2010 è iniziato. Devo dire che la prima mattina di scuola è per il sottoscritto un pochino traumatizzante. Direi di essere fra il disorientato e il distratto. Deconcentrato, ancora con la testa all'esterno, senza ritmo. Come al solito ci vorrà una settimana per entrare nell'atmosfera. La mattina è comunque stata molto gradevole, ho incontrato tutti i ragazzi, ma sono stato molto freddo e scostante con quelli del pedagogico. Un pochino strano non averli più, cercherò di passare a salutarli in settimana, sperando che non si siano offesi!!! Che dire, solito ambiente, solita discussione con il segretario amministrativo (non c'è mai una lira), battutine qua e là con Fabio Fantasy, Paolo Capozio e Agostino Orilia detto subcomandante Marcos (uno di sinistra che spiega religione...terribile!!!!). Che dire dei due quinti. Il Va del classico è ancora in vacanza piena, li ho visto molto "fuori", ancora non si rendono conto della futura maturità (è anche un bene). Inconscienti!!! Dall'altra parte il Vb classico, a maggioranza femminile e quindi più con la testa sulle spalle. Ok, qualche punto in più alle donne bisogna pur darlo qualche volta!!! Domani già giornata libera, ma la storia dei turni non è proprio una festa....anzi. Già mi vedo sabato pomeriggio in quel di terracina.....faremo il sacrificio. Da notare il colore rosso vivo dei registri di classe.....terribile, vade retro......chissà che non si possa rifoderarli di nero!!!!! Meno male che i registri personali sono blu.....non avrei potuto sopportare tutto questo rosso!!! Ovviamente prima ora e non firmo il registro, troppo intento a dialogare con i ragazzi e scambiare le prime impressioni. Nemmeno il registro personale ho compilato. Tanto c'è tempo, con intere giornate che passerò a scuola (e già ho pensato come......quest'anno dovrò stupire). Sarà un anno veramente da svolta......vogliamo scommetterci?). Un abbraccio a tutti.
13 settembre 2009

Un nuovo inizio




Ho trascorso l'ultima settimana un pochino sottotono, voglia di fare certo, ma poca lucidità. Penso sia un fatto da addebitare al periodo vacanziero, dove si perde il ritmo. Anche stare al pc mi disturba. E domani ricomincia la scuola, un altro punto interrogativo. Chissà come andrà, non avrò più, dopo tre anni, le due classi del pedagogico, mi spiace molto, ma non si poteva fare nulla. Peccato, avrei voluto portarle in quinto queste due classette, magari non mi sopportano, ma come al solito, mi affeziono alle classi e poi non intendo più lasciarle!!! Sicuramente domani mi divertirò a commentare il nuovo ambiente e i vari personaggi che faranno da sfondo. Voglio vedere se riesco a fare una specie di diario quotidiano.....Per il resto, avrò i soliti pomeriggi da trascorrere con i computer (anche se il lavoro l'ho notevolmente diminuito e forse dopo tanto, mi sono anche stufato!!!). Una novità vera? Beh, la palestra mi sta ragalando momenti di divertimento e non pensavo di stare così in forma. Tanto è vero che ho deciso di riprendere a giocare a tennis. Ok, ho un'età, ma se me la sento, perchè rinunciarvi? Vado a occuparmi dei miei amati wargames. Ci "sentiamo"p presto.
31 agosto 2009

Punta Cana day 3-9



Beh, voglio finire velocemente il racconto di questa splendida vacanza in quanto ho tardato di qualche giorno e domani è il primo settembre. Ci sono nuovi argomenti e nuovi programmi. Per concludere. Le vacanze al mare le conoscete tutti, certo la cornice cambia, ma se il posto è quello giusto, si può veramente ricaricare le pile e rilassarsi nel migliore dei modi. E' quello che abbiamo fatto. Io e Loris magari abbiamo provato l'ebbrezza del golf (non è uno sport che fa per me), sono stato pure umiliato al minigolf (ripeto mazza e pallina non sono il mio forte), ma tranne questi sport da vacanza, ci siamo veramente riposati e divertiti. Nadia e Simona sono state alla grande, le ho viste felice e radiose. Al ritorno ho ancora più apprezzato questo angolo di paradiso. Ti viene voglia di ripartire subito. Devo anche dire che ho avuto dei compagni di viaggio eccezionali, con cui io e Simona siamo stati veramente bene. Era la priam vacanza con loro, ma penso ce ne saranno molto altre. Farewell Punta Cana. Per chi volesse vedere i due album della nostra vacanza può andare a questo link su youtube: http://www.youtube.com/watch?v=3nFyP-imYNs
E siamo giunti al terzo giorno. Il camerata Loris deve riprendersi, quindi la giornata è dedicata al riposo e al relax più assoluto. La spiaggia è un pochino più affollata, sono arrivati alcuni voli, più italiani e anche più soggettoni. Tutto il mondo è paese. Non posso non citare donne russe in topless ciccione e senza un minimo di grazia oppure donnoni con il tanga con il filino del costume che sparisce in mezzo a due ammassi di carne informe e cellulitica. Ragazzi, che impressione!!! Di concerto con Loris, decidiamo di andare a lezioni di golf il sabato pomeriggio. Il custode dei campi ci organizza le lezioni telefonicamente. Cavolo quanto costa imparare a giocare a golf: $ 75 all'ora!!!! Da rilevare l'incontro con il gruppetto di milanesi danarosi che ci ferma in quanto io indossavo la maglietta della juve nera e fra questi c'era appunto un tifoso sfegatato e chiaramente era in vacanza con l'amico interista. Non vi dico la discussione sui trascorsi fra inter e juve e le prese in giro. Simpatico gruppetto che incontreremo spesso e con cui si dialogherà eslusivamente delle malefatte dei nerazzurri e dello splendore bianconero!!!! La sera, dopo cena, ci si dedica al gossip più sfrenato. Ci sediamo in posizione strategica e via a ricamare sui passanti. In un complesso internazionale c'è molto da dire. Coppie strane da tutto il mondo, gente con abbigliamento un pochino dubbio e "chiassoso", e coloro che non sono in vacanza ma lungo una passerella!!! La sera al complesso Barcelò non offre molto, oltre al solito spettacolo dei quei forzati degli animatori (da dimenticare, ma come dicevo sono i forzati!!!). Andiamo al day 4


Bene, eccoci giunti al secondo giorno delle vacanze. Dobbiamo riprenderci dalla faticata. Il fuso orario di 6 ore non aiuta e all'alba siamo già tutti svegli. Alle 8 andiamo a far colazione, assonnati, ma in completo relax e desiderosi (eager) di vedere e visitare questo posto da favola. Ovviamente in questo mega complesso molto elegante la colazione è internazionale quindi si trova di tutto, cibi osceni che emanano odori nauseabondi e gente già cicciona che cerca di battere il record. Beh, il breakfast ci aiuta a riprenderci e subito dopo ci fiondiamo in spiaggia. Usiamo la "tarjeta" per avere un paio di asciugamani e finalmente possiamo toccare la sabbia bianca e soffice di punta cana. Sono le 8.30, ma il sole è già alto e picchia forte. Speriamo di non scottarci subito. Prendiamo poco sole e poi sotto la radura di palme, a contemplare il paesaggio. Il posto è incantevole, il blu del cielo e le acque color turchese sono inimitabili. Il chiarore del sole che riflette sulla spiaggia è accecante. La mattina procede tranquilla. Ci sono molti russi, sudamericani e spagnoli. Pochi italiani. L'animazione dei ragazzi dominicani è abbastanza chiassosa, ma sopportabile. Chiaramente ci teniamo a debita distanza da loro!! Nel prossimo post parlerò poi di alcuni spettacoli indegni di donne e uomini al sole, ok siamo in democrazia, ma c'è un limite. Andiamo a pranzo alle 13 precise, io e Loris facciamo il programma per il pomeriggio. Loris è attratta dal golf e dal minigolf, io un po' meno, ma tutto sommato è un'attività da provare. Quindi alle 15.30 ci incamminiamo verso il complesso golf minigolf e poi magari partitella a basket. I campi da golf sono belli da vedere anche se non ci ho mai capito una "mazza" su come giocare. Io e Loris optiamo per il minigolf, e ci ripromettiamo di prendere delle lezioni di golf (cazzo quanto costano $ 75 all'ora......ok siamo in vacanza!!!) per il venerdì. Il minigolf è divertente, colpiamo le palline fra i tanti uccelli che camminano intorno al campo. Aironi, paperelle dominicane (che poi non sono diverse da quelle europee), altri volatili strani completano il bel colpo d'occhio di questo campetto. Tocchiamo anche il bel prato verde dove si fa pratica per il golf vero e proprio. Al ritorno decidiamo di giocare a pallacanestro e riesco a ottenere il pallone da basket presso la reception. E qui cominciano i "guai". Entriamo nel campo e si avvicinano un signore di colore con i figli e un altro ragazzo. Si siedono a guardarci che giochiamo, ma chiaramente vogliono giocare. Ok, li invito e organizziamo un incontro internazionale. Il signore è di NY e il figlio sembra il colosso di Rodi ciccione (infatti fa football), l'altro giocatore è russo, della serie, ma il campionato del mondo è dall'altra parte!!! Io mi metto in squadra con il russo (cazzo sarà comunista? Non glielo chiedo, è brutto), mentre dall'altra si schierano gli americani e Loris. Ehi avete mai giocato sul cemente a Santo Domingo sotto il sole cocente a basket? Ecco, lasciate perdere!!! Un inferno di sudore e stanchezza, io e il russo vinciamo, ma prendo tante di quelle botte a destra e manca (c'era il ragazzone americano da 120 kg che menava come pochi!!!)che devo stare fermo per 15 minuti alla fine per riprendermi. Una bella conversazione con gli americani, sempre istruttiva, parlando del più e del meno, le solite domande sulle differenze di vita anche se con i medesimi problemi e poi io e Loris torniamo dalle donne, che probabilmente ci hanno dato per dispersi. Ma in vacanza tutto ci è permesso, quindi le troviamo sorridenti e felici. La sera decidiamo di cenare in un altro ristorante del complesso (come dicevo ne contiamo 6), ma rimaniamo in tre, Loris ha un attacco febbrile. Prepariamo l'operazione "porta la cena a Loris in camera anche se è vietato" che riesce a meraviglia e andiamo a letto presto, la stanchezza si fa sentire. Prima una visitina a Loris, che lentamente si sta riprendendo, dovrebbe tornare come nuovo il giorno dopo.


Non potevo esimermi dallo scrivere la cronaca semiseria della vacanza estiva appena trascorsa nella repubblica dominicana. Qualsiasi viaggio è sempre un'esperienza e raccontarlo serve a fissare nella mente i bei momenti trascorsi. Luogo: Punta Cana; tempo: luglio-agosto 2009; personaggi principali: Mauro, la moglie Simona, Loris e la sua compagna Nadia; tema principale: esempio tipico di relax e divertimento. Tutto ha inizio il 29 luglio, all'alba. Il volo era fissato per il pomeriggio, ma la compagnia Livingstone (si chiama come il celebre Gabbiano!!!) aveva modificato gli orari e fissato il decollo alle 9.00 ora locale. La sveglia è fissata alle 4.00. Non ho praticamente dormito, mentre Simona, andando a letto presto, si sveglia riposata e pronta a partire. Dobbiamo essere all'aeroporto alle 6.30. Abbiamo però il primo ostacolo da superare. La macchina dovremo lasciarla al parking go, un parcheggio lungo termine che non ho mai usato e quindi abbiamo il dubbio di come raggiungerlo. Molti direbbero e il Tom Tom? L'amico di tutti gli automobilisti? Se si chiamava con un nome femminile forse mi sarebbe mancato, ma da quando me l'hanno rubato, non l'ho più ricomprato e mi sto riabituando ad andare "a naso"......ok ok al prossimo viaggio cercherò di acquistarlo (infatti come al solito sbaglierò strada!!). Arriviamo a Fiumicino e usciamo prima di raggiungere il Da Vinci (non è il liceo!!!) per cercare il parking go. Pensavo fosse più intuitivo, e solo al secondo tentativo becchiamo la via giusta. All'entrata del mega parcheggio c'è un'astronave tipo odissea nello spazio 2001 e mentre la guardo penso: non è di buon auspicio riflettendo su quanto è successo nel film (un must per coloro che non sappiano di cosa si tratti!!). Loris e Nadia ci raggiungono pochi minuti dopo e con un pulmino raggiungiamo il terminal C. Siamo tutti entusiasti, anche se abbiamo il dubbio del tempo (non è alta stagione laggiù nella terra dei Pirati). Foto di rito presso il bar, colazione non così abbondante, e finalmente entriamo al gate. Ovviamente parte la prima scommessa: chi farà suonare l'allarme del metal detector, paga la colazione. Simona è la prima, non dovrebbero esserci problemi, si toglie tutto, ma....c'è un ma, gli stivali Oaks di tela hanno il tacco che sconvolge i detector ed è costretta a toglierseli. Babbucce marca aeroporti di Roma al posto degli stivaloni nazionalsocialisti (mi piacciono tanto soprattutto quelli neri invernali, un must) e finalmente riesce a passare con gli stivali piazzati in qualche maniera lungo il nastro. Chiaramente penso che lo stesso non possa succedere al sottoscritto. Mi tolgo tutto, non lascio nulla al caso. La famigerata macchina però non ne vuol sapere e comincia a suonare....ma che cazzo è mi chiedo? Sono le fibbie delle mie scarpe Paciotti che Loris chiama le pantofole del sultano. A denti stretti mi tolgo le scarpe e non riesco a mettermi le pantofoline offerte dall'amministrazione. Ok, passeggio scalzo e finalmente sono oltre!!!! Ovviamente Loris e Nadia prendono tutti gli accorgimenti e non fanno suonare nulla.....persa la colazione!!! L'attesa è breve, l'aereo dovrà portarci a Milano Malpensa. Là cambio aereo (di lungo raggio) e destinazione La Romana che non è il film con Anna Magnani, ma è lo strano nome di un aeroporto di Santo Domingo......mah. Il volodi trasferimento è indolore, e atterriamo a Malpensa quasi in orario. L'attesa la trascorriamo nella sala d'imbarco di Malpensa gate B, brutta, con poche attrattive e negozi. Insomma, si vede che è una stazione morente. Ma signori, avete presente aereostazioni come Amsterdam oppure Bangok ? Lasciamo stare, che anche il Leonardo da Vinci merita severe critiche!!! L'aereo della Livingstone è di un colore bianco rosso, prima apparteneva alla Lauda air, la compagnia del noto pilota di F1. Prendiamo posto nella zona centrale, e ci prepariamo alle circa 10 ore di viaggio. Scatta il primo incoveniente. Giusto dietro di noi, ecco la famiglia terribile. Bambina di 18 mesi che quando piange, ti perfora i timpani. Bambino di 4 o 5 anni, faccia da deficiente, con gli occhiali tondi, aereo di metallo in mano per giocare, che grida e si butta per terra. Papà piuttosto allocco, che non interviene mai a sedare le piccole pesti e mamma che ci prova, ma poco convinta. Secondo me si lasciano entro breve tempo, con una grande crisi isterica. Ok, voi direte: ma si addormenteranno....seeeeee, ma quale dormita. La bambina dal pianto graffiante avrà preso il latte con la coca, ma di dormire nemmeno l'ombra. Il bambino faccia da schiaffi e pure un pochino coglione, riempie di calci le poltrone (Simona e Nadia ne sanno qualche cosa) e nell'unica ora in cui ero riuscito a prendere sonno, mi colpisce selvaggiamente con l'ala metallica del suo cavolo di aereo, svegliandomi e facendomi incazzare pesantemente. Ormai il sonno è perso, e spero nei film che proiettano a borso. Ma che......uno peggio dell'altro, veramente inguardabili (rock man mi pare e uno sulle playmate, insomma film di dubbio gusto che non rimarranno nella memoria!!!). Mancano ancora 4 ore, sto viaggio non passa mai. Loris è alle prese con un forte mal di testa, quasi da vomito, ci prepariamo con le varie bustine airsickness e i ragazzini terribili non aiutano. Trovo il tempo di piazzarmi un mini wargame (si, sono un pochino esaurito) e giocare in solitario lanciando il dado. Quando si dice schiavi delle passioni. Finalmente l'atteso annuncio del pilota: prepararsi all'atterraggio, stiamo per arrivare a La Romana. Il tempo sembra buono. Atterraggio un pochino incerto del comandante, qualche sobbalzo di troppo a causa del vento, ma si, here we come. Alla discesa dall'aereo una cappa di calore, caldo umido, tipico dei caraibi, non insopportabile. Loris è riuscito a non vomitare, ma mi tengo sempre le bustine per precauzione. Il controllo alla dogane non passa proprio indolore. Mi aprono tutte le borse a mano, forse vestito di nero e con la faccia da bastardo, avranno pensato che importassi droga o valuta. All'uscita dal piccolo aeroporto, ci attende Sabrina, l'assistente della compagnia viaggi. Ragazza di Roma che vive da 13 anni a Santo Domingo, sposata a un indigeno con un figlio. Scelta di vita coraggiosa, dettata da una vita non proprio semplice. Dimenticavo di dire che il viaggio non è ancora finito, dobbiamo coprire ancora circa un'ora e trenta di cammino per raggiungere Punta Cana, località Bavaro, all'estremità della repubblica dominicana che divide la grande isola caraibica con Haiti. Saliamo su un bel pulmino della premiata ditta Vargas con autista locale abbastanza ciccione e oserei dire tranquillo. Non è vero!!! Candido mi pare si chiamasse, solo di nome!!! Carichiamo le valigie e via parte la traversata. Beh, chi aveva già visitato il luogo, ci aveva avvertito dell'estrema povertà della regione. Attraversiamo villaggi e piccole cittadine piene di baracche, negozi approntati in maniera spartana, bambini sporchi e nudi che giocano di fronte le loro baracche, capannelli di persone ovunque senza alcuno scopo apparente, strade strette, rotte ( ok basta girare per Terracina e si trova anche questo paesaggio) e senza manutenzione. Insomma la povera vita dei dominicani appare in tutta la sua chiarezza. Non parliamo dello stile di guida del posto. Il nostro autista corre, evita la moltitudine di buche in maniera abbastanza spericolata e questi pseudo autisti li ho visti solo in Egitto oppure alla guida di un suk thailandese!!! Speriamo bene. Con gran sollievo arriviamo alla zona turistica, perimetrata e controllata, visto l'alto tasso di delinquenza del paese. Il complesso Barcelò è molto grande, occupa diversi chilometri lungo la spiaggia e accoglie clientela internazionale proveniente da tutto il mondo. Nessun problema alla reception, Simona e Nadia sono stanche, no, di più, in pratica calcolando il fuso orario, sono appena le 6 del pomeriggio, ma è circa 20 ore che siamo in viaggio. Alle 20 decidiamo di andare a cena in uno dei sei ristoranti del complesso. Nadia non ce la fa, rimane a riposare. Simona, affamata, ma stanchissima, ci prova anche se pare uno zombie. Loris combatte con il suo mal di testa (ci siamo liberati della famigliola terribile, ma il mal di testa è rimasto!!!). Chiaramente noi uomini duri siamo ancora in piedi, nervosi, poco lucidi, ma ancora in piedi. Raggiungiamo un ristorante in riva al mare, chiamasi La Brisa, ci sediamo, cerchiamo di mangiare qualche cosa, ma la stanchezza è tanta. Riaccompagno Simona in camera e con Loris vado a cercare da mangiare qualche cosa per Nadia. Non troviamo nulla e alla fine, pensando che ormai la tipa dorma e che non abbia bisogno di mangiare, torniamo alle nostre camere, belle, spaziose e con lettoni che chiedono solo di essere usati. Fatico ad addormentarmi, ma alla fine la stanchezza trionfa. Fine della prima massacrante giornata.


Questo post è dedicato alle mie allieve che hanno superato tutte l'esame Cambridge (KET-PET). Un trionfo. Un grande congrats to: Claudia, Annalisa, Giulia, Cecilia, Cassandra, Eleonora e Federica. Fiero di voi e continuate così.


Si, definisco gli orali l'assalto finale. 41 combattimenti, feriti, anche gravi, ma nessun morto fra gli umani. Noi predator usiamo tutto quanto è a nostra disposizione per sconfiggere l'armata aliena, e penso che riusciamo nell'intento, subdoli e abili, alla fine otteniamo molte delle nostre richieste, anche se purtroppo qualche umano è preda degli artigli alieni. Molti rimangono invischiati nella rete aliena, ma alla fine i continui attacchi vengono ben sostenuti dagli umani aiutati dai predator e posso dire con soddisfazione che la vittoria è nostra. Ovviamente l'infermeria è piena di feriti, ma il campo è nostro. Alla fine qualche umano è giustamente premiato per la sua prestazione. Sono le cifre che parlano: 41 allievi, 7 cento (il 16% circa!!!), 13 sopra l'80. E qui concludo seriamente con una mia personale visione di questa maturità con le due quinte del classico. Non voglio incensare nessuno, ma tutti i prof interni si sono dannati l'anima per cercare di aiutare entro i limiti tutti i ragazzi. Qualche volta, per ovvie ragioni oggettive, non ci sono riusciti, ma raramente ho visto un tale attaccamento. Nonostante le previsioni, fra l'altro, devo anche riconoscere un ottimo livello di conduzione alla preside che ha saputo accontentare tutti e la sua rigidità (spesso apparente) ci ha permesso di svolgere un esame secondo regole e senza problemi di alcuna sorta. Un grazie va anche alla prof di matematica, spesso presa fra due fuochi, è riuscita a darci sempre una mano. Rigida e rigorosa la prof di Latino e Greco, ma non posso non riconoscerle una grande professionalità. Chiaramente ho sentito cori di voci scontente da parte di alcuni alunni, ho cercato di spiegare argomentando le mie risposte, ma non penso mi abbiamo ascoltato. Succede a ogni fine maturità e ci ho fatto il callo. E' un rammarico perchè, mai come quest'anno, ho dato tanto per questo esame, soprattutto con una classe. Per il sottoscritto è forse anche l'epilogo della lunga "avventura" trascorsa al liceo da vinci. Il 2008-2009 sarà un anno indimenticabile. Ho avuto tanto e la soddisfazione copre sicuramente la tristezza di non far parte più della "squadra" ( e spero fino all'ultimo che non sia così). Un abbraccio a tutti.
Non molto si può dire delle correzioni, c'è un segreto d'ufficio da rispettare e anche se questo blog non fa tanto attenzione a queste cose, cerco di descrivere in maniera sommaria quanto è successo. Direi che le correzioni dei compiti d'italiano sono state svolte in un clima di serenità, collegialmente, ma che scatole quei temi su Zeno, non finivano più e mandavo accidenti alla prolissità degli "umani". Noi Predator maschi d'inglese siamo per la sinteticità e la chiarezza!!!! Latino è stato il tallone d'achille di molti, non era così semplice la traduzione, non impossibile, ma sicuramente con qualche passaggio che ha reso il percorso difficile. Molte insufficienze, qualche conferma, ma qualche studente bravo finisce per rimetterci le penne. La terza prova per le due classi non è così disastrosa. Se la cavano dignitosamente molti, qualche vittima , ma tutto sommato poteva andare peggio. Tirando le somme, e dando un'occhiata ai voti, abbiamo dei risultati non eccezionali, molti voti bassi che non permetteranno grandi risultati finali. Nel computo, abbiamo latino in entrambe le classi che abbassa la media, ma in generale non c'è nulla da festeggiare. Sempre più difficile, ma in ogni caso noi Predator, lentamente, ma costantemente cominciamo a indebolire le difese degli alieni, le nostre armi tecnologiche cominciano ad aprire le prime brecce. Riusciremo a domare queste creature malvage? Chissà, negli assalti finali la prova del fuoco!!!



chiusa la settimana con i due scritti, il lunedì vede gli "umani" alle prese con la famigerata terza prova (personalmente la trasformerei in domande a scelta multipla, mischiate e con 5 possibilità!!!). Qui noi predator ( cioè la Marcella, la Franca, la Anna, Enzo) a incrociare gli artigli per le domande. Il Vb avrà due domande degli interni e due degli esterni, mentre tanto per cambiare, il Va tre domande degli esterni. Non si può fare molto per indirizzare le scelte. La preside Iole I estrae prima quelle di greco, poi passa a matematica. Inglese estrae e mi chiede l'assenso (e tutto sommato va bene), mentre si trema per storia. Viste le domande, si decide in maniera collegiale ed esclamo: beh quella di storia sulla II guerra per noi guerrafondai e duri di destra è perfetta!!! Ehi, prendono per buona la mia battuta e grazie a dio capita una domanda fattibile in cui solo gli ignoranti non potrebbero scrivere nulla!!! (ok ok, ora coloro che non hanno scritto nulla non si arrabbino!!!). Gli umani/studenti, comunque, non sono un granchè felici e scrivono anche se non vedo facce molto sicure e lungimiranti. Mah....... . La prova dura 2 ore e 30 come previsto, tutti in fila per la consegna, controllo come al solito esasperato (anche se qualche aiutino i teachers riescono a darlo nei limiti delle regole). Proprio i controlli portano a sorprendere un'allieva con qualche foglietto (come se gli non ce li avessero!!!)che subito viene aspramente ripresa e verbalizzata!! Accidenti. Dopo questo sussulto l'aria si fa tesa. Noi predator siamo in difficoltà di fronte alle manovre degli umani che le tentano di tutte per sfuggire alle mandibole terribili degli alieni, sempre pronti a colpire. Non riusciamo ancora a coordinarci. Siamo ancora privi di una condotta unitaria. La giornata si chiude con i molti dubbi degli studenti (per non parlare dei nostri) e sigillata la busta, si rimanda tutto al giorno dopo, per l'inizio della correzione. Si cominceranno a fare i primi bilanci.


Non so, visti i risultati, la prova di latino è stata presa sottogamba forse, c'erano più dubbi sulla terza prova, ma questa traduzione si è rivelata decisiva nell'attribuzione di molti risultati (tutti in negativo fra l'altro). La mattina all'apertura delle gabbie, gli umani (cioè gli studenti) si lanciano a prendere i posti, qualcuna, che confidava nelle amiche, rimane fregata e perde i posti "strategici!. Jole I sembra agguerita, mimetica ed elmento con arma di ordinanza nascosta sotto il vestito. Stivale neo nazi di pelle lucida umana, tacchi che risuonano come se fossero colpi di maglio e occhiali scuri di ordinanza, pronta a fucilare sul posto qualsiasi elemento disturbatore. Una vera alien, in questo caso noi, poveri predator, siamo costretti a subire il grado dell'aliena. Troviamo un'alleata insperata nella prof di matematica, che cercherà ovviamente nel possibile, di non far pesare l'atmosfera di controllo e totalitarismo (ehi, peggio di 1984!!!). Amalia legge ad alta voce la versione e sottolinea la sua fattibilità. Enzo la rilegge. Entrambi sostengono che la versione è fattibile, Cicero può essere tradotto senza problemi. Ma guardando in faccia i ragazzi non mi pare. Gli umani iniziano la loro fatica. Di certo non proprio velocemente. Molti dopo un'ora sono alla prima riga e leggo venti traduzioni diverse!!! Certo che il latino è caotico. W l'inglese (ovviamente). Mentre gli alieni controllano e i predator fanno finta, gli umani commettono subito il primo errore. Andrea, bravo a tradurre, non cela la sua sicurezza e in venti minuti completa la traduzione. Invece di nascondere il fatto e magari aiutare con qualche prezioso suggerimento le compagne, attira le attenzioni di tutti gli alieni e Iole I si piazza in zona, impedendo qualsiasi fuga di notizie. Ci sono altre alunne brave in traduzione, ma il controllo è rigido, io faccio avanti e indietro come al solito, ma mi sento inutile, non faccio latino dalla seconda liceo (ehi, avevo 9 e ancora riesco a distinguere molti casi e stupisco Amalia, ma una traduzione è difficile, mi manca l'esercizio). Vedo molte facce disperate, eccetto qualcuna, il capo alieno non molla un attimo, impossibile qualsiasi aiutino, fra l'altro non vogliamo far salire la tensione con il capo, sarebbe veramente deleterio. Molti umani si limitano a fare ghirigori, altri a intuizioni ardite, ma errate. Arriviamo alle 11.45, ormai pensiamo solo al ritiro di queste sfortunate traduzioni, ma improvvisamente una piccola speranza si profila all'orizzonte sotto forma di un angelo giallo (dicesi l'ispettore ministeriale) che vola nel nostro liceo per i controlli di rito. Il feldmaresciallo dall'uniforme gialla chiama il sottoposto alieno jole I e la convoca a rapporto nella stanza 101 (ricordate no?). Improvvisamente sale una certa animazione, qualche umano inizia a scalpitare, i predator hanno campo libero, gli altri due alieni prendono un caffè e svolazzano qua e là. Il confronto dei capi dura circa 15-20 minuti, un'eternità. Lascio all'immaginazione del lettore e di coloro che hanno partecipato all'evento cosa possa essere successo (fra l'altro sarà un disastro ad ogni modo e annunciato!!!). Dalla stanza 101 invece dei topi, fuoriescono di nuovo i capi alieni, jole 1 e il feldmaresciallo nella sua uniforme giallo canarino. E' quasi ora del ritiro, il dux alieno inizia a chiamare il tempo, il sudore sale, facce preoccupate, rasegnate e vuote ovunque, gli umani sono alla frutta. Jole I è di marmo, bassa, ma decisa, ordina e controlla, dirige e maneggia, siamo solamente strumenti senza significato. Ehi, mi chiedo, ma migliorerà qualche cosa? Latino non è sicuramente andato bene per gran parte della colonia umana, e all'orizzonte si profilano nuvole minacciose riguardo alla terza prova. Sigilliamo le buste dei compiti, qualche sorriso in più di circostanza, ma l'atmosfera non cambia. C'è sempre tensione e ancora non capisco come posso muovermi per avere una maturità soddisfacente. Ci si dà appuntamento per la terza prova, in cui dovremo somministrare quattro domande. Al VB va meglio in quanto avrà due domande preparate dagli interni, ma questo vantaggio costa al VA, che va alla terza prova con il duro compito di affrontare tre domande approntate dagli esterni alieni. Io come predator, fra l'altro, devo avanzare tre proposte che saranno poi sorteggiate. Non è il massimo, anche se posso aiutare, abbiamo 3 domande esterne non pronosticate. Il disastro annunciato continua. Storia farà parte della terza prova e conoscendo la preparazione dei ragazzi inficiata da fattori esterni, non tira aria buona. Mah, trascorriamo questo fine settimana in relax (mica tanto poi, dovrò supportare tutti i ragazzi con inglese) e lunedì vediamo cosa si può fare.


Bene, la prova d'italiano è sempre per i teachers abbastanza rilassante. certo, i ragazzi sono ovviamente agitati, ma tutto sommato siamo sicuri che qualche cosa scriveranno!!! Per il primo giorno sono fortunato, devo giungere a scuola alle 10.30, quindi mi lazo con calma, ci si tira a lucido e via, andiamo ad affrontare questa ennesima maturità. Non mi sento molto coinvolto per la verità, anche se la preoccupazione c'è sempre. Vedremo. Arrivo a scuola e chiaramente le due quinte sono disposte lungo il corridoio, alternati e le loro facce non mi promettono nulla di buono. Comunque scrivono. Noi troviamo il modo di far passare il tempo, camminando avanti e indietro (ho contato almeno 60 volte poi mi sono rotto). I prof d'italiano, Anna e Ebzo cercano di dare il loro contributo per quanto permette la jole (chiameremo così il capo degli alieni, ricordo che noi siamo i predator, molto più tecnologici e intelligenti......la testa contro la forza bruta). Si mantiene la solita strategia di atteza, profilo basso, poche parole, gentilezza fredda, ma pur sempre un segnale positivo, esecuzione assoluta degli ordini provenienti dall'alto, cioè dalla jole I, il capo degli alieni. Scatto sempre sull'attenti ed eseguo. Non ricordo di curiosità particolari. Vedo i ragazzi/e che scrivono, scrivono e scrivono....mi chiedo; ma che cavolo avranno da scrivere, quando nella vita c'è bisogno di sinteticità e chiarezza? Mah, siamo nel 2009, ma mi sembra di vivere in un altro secolo. Ma si sa, in Italia a forza di parole molta gente va avanti...ok ok, non deve essere una digressione sulla società, solo un racconto semiserio!! La consegna procede tranquilla, jole I presiede tutte le operazioni, è abbastanza rilassata e ci preannuncia che invece il giorno dopo farà il carabiniere. Beh, c'era da aspettarselo. Dalla traduzione di latino non mi aspetto nulla di buono. Se ho ben capito Amalia, la prof di latini-greco, il luogotenente alieno di jole I, è molto rigorosa, non farà passare alcun errore. Terminiamo le solite operazioni di sigillo busta e controllo firme e rimandiamo tutto al giorno 3. L'atmosfera è sempre molto oserei dire rigida, non c'è ancora molto feeling con gli alieni e noi predator non ci fidiamo molto, abbiamo la testa piena di dubbi.




e non poteva mancare in questo blog un diario della maturità diciamo da dietro le quinte. Sarà come al solito un racconto semiserio, ma chissà se mai qualcuno ha avuto l'ardire di descrivere tali momenti. Mah...cominciamo. Sapete benissimo che le due classi del classico hanno avuto la commissione numerata alla james bond 00003 (ok, è 007, ma visti questi esami per noi è già sufficiente lo 003!!!). Tutto inizia con il cosiddetto insediamento della commissionne, dove i teachers interni incontrano il loro boss (in questo caso la mitica preside dell'istituto di sezze) e i colleghi soprannominati esterni (della serie, che ci siete venuti a fare? Già vi definiamo esterni quindi esseri estranei alle dinamiche scuola!!!). Beh, riunione collegiale in aula magna, condotta dal vicario e poi i gruppi sciamano per la scuola alla ricerca delle aule pre assegnate. L'imabarazzo iniziale è evidente. Si cerca di capire con sguardi furtivi e indagatori come saranno questi colleghi per un'estate. Mi tengo in fondo al gruppo, posizione defilata (la strategia da seguire in questo esame è, rimani alla finestra, parla poco, intervieni solo se chiamato e cerca di capire quando viene il momento....hai detto poco!!!), non per niente sono un'amante della strategia militare, torna utile, quando non si conosce il nemico, attendi e studia per carpire i suoi punti deboli (certo che ho la testa piena di grigio verde!!!). Prendiamo posto nell'aula 2, piccola, angusta e anche scomoda, ma sarà la nostra tana per almeno 20 giorni). Il capo della commissione ovviamente apre la discussione iniziale su quanto è da farsi, dà le ovvie raccomandazioni e noi là ad ascoltare. Nessuna parola, il nemico (se così vogliamo chiamarlo) sta posizionando le sue artiglierie. Per il momento indossiamo l'elmetto in attesa di tempi migliori. A ogni maturità mi affibbiano i verbali. Questa volta sono fortunato (il low profile rende) e il boss sceglie la prof di matematica. Che bello, non mi devo occupare di quell'inutile cartaccia, anche se poi sarò lo stesso chiamato in causa. L'atmosfera è tesa, ci stiamo studiando, nessuno si scopre, anche qualche titubanza. Tutto sommato, però, la riunione va avanti spedita e, riempiti i soliti verbali per l'insediamento della commissione, si sigilla tutto e appuntamento al primo scritto. Dimenticavo diciamo che noi membri interni siamo i predator, dall'altra parte gli alieni........come andrà a finire?
12 giugno 2009

Game Over!!!!



e anche questo anno scolastico è andato. Tempo di tirare le somme, ovviamente. Che dire, un anno fantastico per il sottoscritto, e se dovessi darmi un voto, visto che è periodo, un 8 non me lo toglie nessuno (e chiaramente la modestia non è di casa da queste parti!!). Non voglio dilungarmi troppo con quei discorsi un pochino melensi e pieni di vi voglio bene, non vi dimenticherò etc etc etc. Spero solo che i miei studenti abbiano capito certi punti fermi della vita e che abbiano trovato nel sottoscritto un modello non dico da seguire, ma qualche volta da ascoltare in maniera costruttiva. Certo, poi non nascondo il fatto che spesso prevale il lato umano con questi allievi e invece mi ritrovo a sommare il tutto con dei freddi voti senza la possibilità di dire di più. Fra l'altro la fine dell'anno arriva in maniera così repentina, che tutti quei bei propositi di salutare le classi in una certa maniera vanno a farsi benedire. Posso solo dire che questi 4 anni al liceo saranno qualche cosa di indimenticabile e come dicevo a qualcuno, quando ripenserò a questo periodo, lo farò con un sorriso e uno stato di immensa soddisfazione. Ok, ragazzi e giovani amici, un grande abbraccio a tutti (anche a quelli che non mi sopportano e qualche volta li capisco pure) e (non dovevo dirlo ma non ce la faccio) non solo mi mancherete, ma faticherò molto a riempire quel vuoto che nei prossimi giorni si allargherà sempre di più. Good job, guys and have a good holiday.....
21 maggio 2009

Scoperte e conferme....

Cosa commentiamo oggi? Il film Gomorra? Gli ultimi giorni al liceo? (che poi non soni mica tanto ultimi, fino a luglio inoltrato calpesterò il pavimento del da vinci!!!), lo splendido fine settimana a San Marino, dopo ho avuto il mio piccolo trionfo? Ecco, si, partiamo da questo. Su FB ho provato a fare un racconto di viaggio, certo che facebook come diario moderno è spettacolare, peccato per un certo mancato controllo della privacy. Purtroppo, come qualche amico ben conosce, sono stato costretto a partire sabato all'alba, dato che una tizia detta Trembleearth (ho tradotto il cognome italiano) non mi ha concesso la giornata (come se avessi fatto assenze a non finire in quella schifezza di istituto!!!). Appena arrivato, ho cominciato a giocare e non mi sono alzato tranne che per il pranzo, dal tavolo di gioco, dove però, in ogni caso, via via ho battuto tutti fino a tarda notte!!!. Difficile da capire la piccola soddisfazione che si prova (non è la prima volta), ma la considero sempre una gratificazione personale. Anche la domenica ho vinto un'altra partita partecipando un altro wargame multiplayer, insomma...meglio di così, probabilmente le stelle erano con me!!!! Come dico sempre, sono le piccole soddisfazioni che concorrono a renderci felici e posso considerare a pieno titolo queste vittorie senza alcuna risonanza tranne che per gli addetti ai lavori. Terribile il tempo trovato al ritorno. Pioveva a dirotto lungo l'autostrada e lungo la Roma - L'Aquila non è stato affatto divertente (diversi incidenti causati dai soliti deficienti!!!!. Come dicevo ultimi giorni di lezione al liceo. Me li sto veramente "gustando", scopro che alla fine, al di là delle solite dinamiche scolastiche, ho costruito qualche cosa, magari di poca importanza, ma penso che come ogni buon soldato che si rispetti, ho compiuto il mio dovere. Come dicevo nel blog precedente, devo cercare di mantenere il buon umore e tutto sommato, giorno dopo giorno, penso a quando farò l'ultima ora in ogni classe e poi.... si vedrà. Dissi a una studentessa del quinto che alla fine mi sono fatto tanti piccoli amici, giovani e pieni di entusiasmo e magari quando dicono che vorrebbero essere come me, beh, direi che è motivo di orgoglio, forse non conta nulla, ma rientra sempre in quelle piccole soddisfazioni personali. E' ovvio che i ragazzi si leghino ai loro docenti, e quindi non si dovrebbe prestare il fianco a questi retorici sentimentalismi, ma dovrò tutti ringraziarli per lo splendido anno appena trascorso. Ok, cambiamo discorso e l'altra sera ho avuto modo di vedere il film Gomorra, tratto dal libro di quel Saviano che sarà stato bravo, ma ha copiato si sana pianta articoli di un giornalista locale. Un pochino alla Galimberti, quel noto filosofo italiano, esperto del copia e incolla!!! Eh si, siamo tutti bravi in quest'arte!!!! Tornando a Gomorra, il film è crudo, veramente forte e come raccontavo a mia moglie l'altra sera, se le cose stanno come il film o il libro le descrivoo, accidenti siamo a poco più di 100 km di distanza da una specie di Bronx italiano ( o peggio, visto che ora il bronx è più "vivibile"). Inviterei tutti a vedere questo film, anche se molti mi hanno riferito che on il libro non c'è paragone. Alla prossima.....
06 maggio 2009

Passioni.....


beh, volevo continuare la mia analisi storica sulle bufale della resistenza (o storie parziali), ma è sopraggiunto un fatto che mi ha fatto riflettere, o meglio, mi hanno fatto notare un aspetto di cui ero già a conoscenza, ma non pensavo che fosse così evidente. E' un post prettamente personale, che parla di me e con la massima sincerità, quindi non interesserà sicuramente il navigatore occasionale. Non amo parlare di quello che penso o sento, ma è un modo come un altro di chiarire e chiarirmi. Nella mia vita ci sono 4 passioni: mia moglie, i wargames o meglio la storia militare, i computer e da ultimo la scuola (parlo di passioni, non ovvi legami familiari). Forse semplicistico, ma serve sinteticamente a riassumere la mia vita. Rimandando ad altra sede la spiegazione sulle prime tre, mi soffermo su quella passione che ho conosciuto più tardi, cioè la scuola e il mondo dell'insegnamento. Come molti sanno, fino al 99 avevo sempre unicamente lavorato nel mondo dell'informatica e francamente non consideravo altre strade. Improvvisamente, una mattina riuscii a trovare il tempo di andare a una convocazione e per caso fui catapultato nella scuola. Non so, fin dal primo giorno fu una scoperta, mi sentivo a mio agio ed ero contento di avere di fronte una platea giovane a cui trasmettere nel piccolo qualche cosa. Decisi fin d'allora di cercare di rimanere in quel mondo. Dopo 3 anni, però, la passione non era scemata, ma ero stufo di andare da una scuola all'altra senza incarichi precisi e poi avevo sempre i miei computer. Ci misi una pietra sopra. Ma nel 2004? il segretario del liceo da vinci si ricordò di me per una piccola cattedra d'inglese al liceo da vinci (ehi, si ricordava di quel professore niente male!!!) e mi convocò. Accidenti, in pochi mesi ero di nuovo in ballo e la passione mi rapì di nuovo. L'anno successivo non sapevo bene cosa sarebbe successo, ma mi ritrovai in quel liceo e conobbi due classi prime della nuova ala del pedagogico. Non so, ho sempre preferito insegnare nel triennio e e non sapevo bene come prendere allievi/e così giovani. Lentamente i dubbi svanirono e giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese, mi legai a doppio filo a questi alunni/e. Li sentivo "miei", dovevo trasmettergli dei valori positivi, dei modelli di vita, insomma dovevo non solo insegnargli inglese, ma cercare nel piccolo, attraverso i fatti quotidiani di renderli degni studenti e dei ragazzi/e quanto meno seri e responsabili. Anche quest'anno avevo cominciato con il solito piglio, sparato e desideroso di fare, avendo sempre un occhio di riguardo con le mie terze del pedagogico. Apparentemente ero tutta ordinaria amministrazione. Non avevo considerato il fatto, però, che anche altre classi avrebbero avuto bisogno di attenzione e quindi, vedendo che i prof del corso pedagogico erano disponibili e costruttivi, lentamente ho cominciato a non occuparmi più in maniera assidua dei sempre cari allievi. Ero distratto da mille altre cose, ma non mi preoccupavo, non ero più il loro punto di riferimento, diciamo il fiduciario e vedevo che anche loro quando ero in classe, avevano cambiato atteggiamento, un pochino più distaccati. Da un lato ne ero dispiaciuto, dall'altro mi dicevo....Mauro, hai fatto tutto quello che c'era da fare, ora sono "cresciuti", teste diverse, aspettative diverse, ed è giusto così, è bene che ci siano altri modelli per questi ragazzi. Come dico sempre, il mondo non ci gira intorno, tutti siamo utili, ma nessuno è indipensabile. E poi arriviamo alla discussione di martedì, in cui il IIIaped nella sua interezza mi chiede direttamente cosa avessi fatto e perchè mi ero allontanato da loro. Beh, cado dalle nuvole. Non era mia intenzione, ma gli rispondo che non era vero che tenessi meno a loro, avevo così tante cose da fare che magari mi dimenticavo senza volerlo. Avevo visto altri teachers che si occupavano di loro, quindi la mia presenza non era necessaria. Il fatto è che ho visto delle facce fra l'interdetto e l'afflitto. Forse non mi ero reso conto che anche se ero distante da quella classe, il loro attaccamento nei miei confronti non era diminuito....anzi. Non so, qualche volta la chiamo ruffianeria nelle classi un pochino troppo vicino, ma sono sicuro che non è questo il caso. Una volta tanto, quando penso di aver capito tutto, prendo una cantonata terribile. E' inutile dire quanto ci sia rimasto male, colpito a freddo, non me l'aspettavo. Dopo quella discussione, ho cominciato a riflettere ed ecco il perchè di questo blog. Ho rivisto tutti i loro visi e frankly non me l'aspettavo. Che dire. Delle volte sottostimo quello che possiamo rappresentare per gli allievi, sia nel bene che nel male e dimentico che l'impostazione che ho dell'insegnamento può condurre ad avere determinati risultati. Posso dire solo che le mie convinzioni nella fattispecie erano sbagliate e che non devo mai dare nulla per scontato. In ogni caso un pensiero mi aveva preso due settimane fa...e le due terze del pedagogico? Beh, mi dissi, ormai l'hai perse, sono lontane, cerca di finire l'anno nel migliore dei modi. Era nell'ordine delle cose.....forse non è così, ho interpretato male....non so, ho un mese per verificarlo. Posso solo aggiungere che l'incertezza per l'anno prossimo un pochino mi logora e as usual per non rimanerci troppo male, comincio ad abituarmi all'idea che l'anno prossimo sarò in un'altra scuola....altro giro altra corsa...... Da qui un atteggiamento definiamolo distaccato. Mah, vedremo...stay in touch. Mauro
26 aprile 2009

Bufale II

Vediamo di proseguire la nostra analisi delle bufale italiane sulla cosiddetta resistenza con una serie di corrispondenze di Mario Soldati. Una vera operazione militare italiana fu condotta da un raggruppamento di mezzi corazzati delle div Legnano e Mantova, esercito regolare che era passato al servizio degli alleati. Il raggruppamento italiano si lanciò all'attacco di Monte Lungo l'8 dicembre del 1943 presso Mignano. L'unità subì ingenti perdite e solo il 16 conquistarono l'obiettivo. Questa unità iniziale andò via via aumentando e il 22 marzo del 1944 si costituiva il corpo italiano di liberazione. Non era uno sparuto gruppo di partigiani comunisti anche terroristi (ricordo i gap, nuclei di assassini atti a uccidere persone vicine al regime fascista, e presenti nelle recente storia italiana sotto l'egida delle brigate rosse), bensì un gruppo di veri militari che appoggiavano gli alleati. Questi erano veri e propri combattenti, senza influenze ideologiche, tipiche di quei partigiani comunisti che volevano costruire una nuova società fondata sul modello sovietico (incredibile!!!). E aggiungo che gli alleati poterono conoscere la grande abilità dei nostri soldati proprio in quei giorni. E aggiungo, aborrivano qualsiasi gruppo di provenienza comunista. Invito il navigatore a leggere qualche passo dei libri di Pansa per scoprire tutte le nefandezze dei gruppi armati comunisti (perchè questo erano, predoni armati ideologicamente schierati), che a tutto pensavano, meno che a combattere per gli italiani!!! Continuo più tardi....
8 settembre 1943 – aprile 1945 La guerra civile, non i giorni della resistenza


Le parole del presidente Napolitano in questi giorni sono cariche di retorica e spesso fuori luogo, tutte tese a sottolineare e a glorificare le gesta dei cosiddetti partigiani, autori, secondo sempre il presidente, di gesta mirabolanti che hanno permesso di liberare l'Italia. Beh, è una bugia che va avanti da più di 60 anni e purtroppo si rinnova ogni 25 aprile. Vediamo in dettaglio queste grandi operazioni partigiane che hanno permesso, a detta di qualcuno, di liberare l'Italia dal giogo del nazifascismo. Parto da un noto libro del generale Von Senger und Elderlin, un grande ufficiale di stampo prussiano che ha raccontato nei minimi dettagli la guerra in Europa vissuta in prima persona. Attivo in Italia fin dallo sbarco alleato, il generale, durante la ritirata in Toscana, dopo la caduta di Cassino e della linea Gustav, annota nel giugno del 1944 che c'erano delle difficoltà riguardo ai rifornimenti, in quanto azioni di partigiani assaltavano le colonne dei rifornimenti. Notate bene, siamo nel giugno 1944 e l'esercito tedesco è in piena ritirata a causa della costante pressione alleata. Infatti i combattimenti non erano sostenuti dai partigiani, meri gruppi di predoni che assaltavano a tradimento, ma naturalmente dagli anglo americani.L'esercito tedesco continuò a ripiegare sotto la spinta frontale dell'avversario. I partigiani, si delle mosche fastidiose, ma da qui a ergerli a protagonisti della ritirata tedesca ce ne corre!!! Il 18 agosto l'ufficiale tedesco presso Lucca, registrava attacchi di bande di italiani lungo le strade impervie della ritirata. Da notare che cita la differenza fra i cosiddetti patrioti italiani dalle bande comuniste. Infatti i primi rilasciavano sempre i prigionieri e gli automezzi con la Croce Rossa (mentre i comunisti se ne fregavano altamente). Ovviamente gli attacchi delle bande provocavano delle rappresaglie e ci finivano sempre in mezzo degli innocenti. Questo causò l'odio della popolazione pacifica contro l'occupante tedesco. Vorrei far notare che in ogni caso fino all'8 settembre del 1943, i tedeschi erano nostri alleati e nessuno si sognava di dargli contro. Non stavano forse vincendo la guerra? Facile scagliarsi contro la forza perdente, direi quasi da codardi.In ogni caso per i mesi successivi la ritirata delle forze tedesche era dovuta solamente agli attacchi alleati e non certo ai sparuti gruppi di partigiani che disturbavano le retrovie. Cavolo, che grande contributo per la liberazione.

La ritirata tedesca continuò fino agli inizi del 45, ma il maresciallo Alexander decise da quella data di mettersi sulla difensiva, dato che temeva un contrattacco tedesco (come era successo nelle Ardenne). Praticamente la linea difensiva Bologna Parma Reggio era bella salda. Ehi, accidenti come stanno combattendo i partigiani per liberare l'Italia!!! Faccio notare che a nella zona c'era di tutto: bande di partigiani comunisti, bande nere di fanatici fascisti, elementi della repubblica di Salò, e chi più ne ha più ne metta, insomma un chiaro esempio di come la popolazione italiana fosse divisa e non omogenea. Nella primavera del 1945 la linea tedesca crollò e l'esercito tedesco battè in ritirata. Gli alleati avevano attaccato con decisione. Il 2 maggio si concluse l'armistizio in Italia fra le truppe tedesche e gli alleati (ehi c'erano un sacco di partigiani presenti!!!!). L'armistizio, badate bene, perchè in Italia l'esercito tedesco non subì una disfatta, ma arretrava arretrava e costringeva gli alleati ad avanzare con cautela. E dove sono queste famigerate azioni di partigiani? No, loro tendevano a uccidere ad personam, quello che ritenevano un collaborazionista oppure colui che magari rappresentava lo stato. Dei semplici assassinii, delle vendette private, non azioni coordinate militari che avessero il fine di liberare quella data zona. Ricordate che il 24 aprile c'erano poco più di 20000 partigiani intorno a Milano, il giorno dopo erano diventati 300000. Tutti a salire sul carro dei vincitori!!!! A più tardi con la seconda puntata.....

23 aprile 2009

L'ultimo sigillo

Mmm. Non so da dove comininciare per le considerazioni finali. La gita me l'aspettavo così, una confusione controllata, e tutto sarebbe stato ok se la cena e soprattutto il ristorante fossero stati "normali". Certo, forse non c'erano pericoli imminenti, ma non è possibile portare 51 ragazzi attraverso un quartiere in cui la delinquenza regna incontrastata, e dove non si vede uno straccio di poliziotto (evidente che la zona venga volutamente evitata), eppure non siamo così lontani dalle zone centrali. Ho girato molte zone del mondo e so che è meglio temere che non curarsi di alcun pericolo. La penultima sera mi attardai nel quartiere perchè stavo spiegando a dei professori in gita siciliani come dovessero raggiungere una zona. All'uscita dal locale mi ritrovo da solo e di sera con tutte quelle belle facce in giro non è il massimo. Mi copro con il cappuccio del giubbotto. Mani in tasca, passo veloce e cerco il meno possibile di guardare in faccia i tipi loschi lungo la strada. Tiro un sospiro di sollievo soltanto quando arrivo a svoltare per dirigermi in albergo. Questa è secondo me la nota più negativa. Per il resto, grazie anche a tutti i ragazzi, direi che tutto è andato secondo regola. Il tempo non è stato certamente clemente, ma abbiamo visto i monumenti canonici di Parigi e direi che l'esperienza di viaggio ha arricchito tutti. Qualcuno, anche se parzialmente nel giusto, ha detto che ci sarebbe stato bisogno di una guida almeno al Louvre e a Montmartre. Al Louvre non è stato possibile, ma anche nel caso contrario avremmo dovuto seguire un percorso fisso e invece abbiamo lasciato a tutti la facoltà di vedersi le opere di cui avevano rimembranza. In altra maniera avremmo passato un'intera giornata dentro e non so se i ragazzi sarebbero riusciti a rimanere attenti alle varie spiegazioni. Bene così. Abbiamo girato molto, gli studenti hanno visto cosa significa girare per la grande città, al caos cittadino non tutti sono abituati. Ti stronca fisicamente e mentalmente. Infatti tutti noi avremo bisogno di una settimana per recuperare. Certo, è un tipo di gita che include molte incognite. Differente da una crociera, in cui vivi a bordo della nave e scendi per le escursioni di rito. Tutto è programmato e direi ordinato. Ma, anche se la crociera significa relax, non è di certo così istruttiva come una visita a una grande capitale europea, dove è possibile fare tesoro di esperienze sia negative che positive. Di norma un mio ringraziamento sentito a tutti i componenti del viaggio. Certo, sono per una "dittatura democratica", ma senza l'aiuto di tutti, non è possibile raggiungere risultati decenti.
22 aprile 2009

Epilogo



19 aprile 2009. La fine. La foto di apertura è dedicata a una classe che lentamente, ma gradatamente mi sta conquistando. Prima di tutto un elogio per questa ciurma di ragazzi che tanto bene si è comportata. Ci eravamo lasciati all'alba al ritorno dalla discoteca e alla necessità di rimanere svegli. Una doccia gelata per svegliarsi, squillo alle camere e giu a colazione. Ci aspetta ancora il centro con Notre Dame e il quartiere latino. Ormai la passeggiata verso la metro è familiare, solite fermate e raggiungiamo Notre Dame. Una bella camminata lungo la Senna con i miei alunni del IVbcl. Palazzo della prefettura, palazzo reale e poi entriamo nel quartiere latino. Giriamo intorno all'università la Sorbona, Pantheon e ancora un McDonald, dove ci rifocilliamo. Grosse risate per prendere uno schifoso caffè (fra l'altro non lo stavamo nemmeno pagando!!), e poi attraversiamo il quartiere latino, attraverso le stradine dove incontriamo una miriade di ristorantini e negozietti di ricordini. Qui i ragazzi si sono scatenati acquistando cose indicibili e alla fine mi hanno convinto ad acquistare un dado da gioco. Lasciamo stare che tipo di dadino. Fatto indicibile, ma i più sanno!!! Rientro alla base per attendere l'autobus. Al ritorno salutiamo anche Negronia, non ci mancherà sicuramente, ma un addio era d'obbligo (fra l'altro all'ultimo viaggio rimango da solo in quanto non riesco a prendere la metro con gli altri, folla tremenda). Direzione aeroporto. Direi che non siamo stanchi, di più massacrati. E tanto per cambiare, anche all'aeroporto le sorprese non sono finite. E' tutto automatizzato al degaulle e quindi dobbiamo fare un film per stampare le carte d'imbarco. Ma cosa succede? Si blocca tutto l'impianto!! (chiaramente Gianmarco e Ileana per scegliersi il posto hanno mandato in tilt il cervellone). Come al solito mi tocca cercare un'assistente air france, meno sclerata del solito, anzi gentile anche se si ostinano a parlare francese mentre le parlo in inglese. Tutto annullato, mettetevi in fila che il posto lo assegnamo noi. Qui comincio a fare le peggio battute, della serie qualcuno non parte, altri partono con il prossimo aereo etc etc (addirittura un paio di studentesse, di cui non menziono nomi, ci credono a tal punto che telefonano a casa e fanno allarmare i genitori!!! Ma io dico!!!!). Riusciamo dopo le solite peripezie a entrare al cancello d'imbarco. Giro di prassi all'aeroporto, dove finalmente riesco ad acquistare un regalo per la mia consorte (non potevo regalarle il dadino del kamasutra!!!), spedizione di cartoline, e come ciliegina sulla torta il ritardo dell'aereo. Non ci facciamo mancare nulla!!! Voi direte, beh, è finita decollo e via. Si, decollo, arrivo a Roma Fiumicino, rimangiamo i favolosi snack alitalia, ritiro dei bagagli e......c'è sempre un ma. Andrea Antogiovanni non ritira la valigia. Chissà dove è finita. Tristemente il nastro trasportatore non la restituisce e ci tocca fare una denuncia per lo smarrimento. Altro ritardo. Meno male che c'è l'autista ad attenderci, ma anche lui con il suo problema. Deve partire subito e dobbiamo fare un cambio autobus a Latina. Tanto per cambiare!!! Arriviamo a Latina, trasbordo del gruppone, spostamento delle valigie nella notte e ripartenza. Che bei momenti!!! Nella notte raggiungiamo Terracina, distrutti. Chiaramente abbiamo un altro problema da risolvere. Come andiamo a riprendere le macchine davanti la scuola? Fortunatamente la madre di un'alunna ci accompagna e finalmente risalgo in macchina, destinazione Latina Scalo - casa -. Ore 2.30. Finisce per il sottoscritto la gita. Alle 8.30 devo essere a scuola. 120 ore passate senza un attimo di sosta. Le considerazioni finali nel prossimo post.



18 aprile 2009
. Penso che le ultime due giornate siano state per il sottoscritto le migliori in quanto ormai abituati a metropolitane e quant'altro, la preoccupazione di errori è scemata e tutti avevano trovato la loro dimensione (quasi tutti!!!). La mattina è prevista la visita a Montmartre e la basilica del Sacro Cuore. Cavolo piove, colazione abbondante e pronti a partire. Come al solito la metro ci viene in aiuto e raggiungiamo Montmartre abbastanza rapidamente. Con un ultimi cammino, sotto l'acqua, raggiungiamo la vetta. Bella questa costruzione, ha un suo certo fascino e ha una posizione invidiabile. Si domina tutta Parigi e con un gruppetto di coraggiosi, saliamo sulla sommità della cupola per dare un'occhiata allo splendido panorama della capitale parigina. Fra sterco di piccioni e acqua francese fredda e fastidiosa, percorriamo i fatidici 300 scalini e poi attraverso i tetti, visitiamo i meandri della basilica. Lasciamo le nostre tracce sulle pareti e poi attraversiamo i mercatini di Montmartre, la pioggia però non ci abbandona. Vogliamo scendere a Pigalle e poi dirigerci verso il centro. Nel quartiere a luci rosse di Parigi pranziamo, un parco pasto a base di panini e caffè da non menzionare. La maggior parte si rivolge a McDonald, in questo caso un salvatore della patria per i ragazzi....vado a cena continuo più tardi. Ok, let's proceed. Come al solito, non proprio satolli riprendiamo la metro e ci dirigiamo direttamente in centro, lungo i campi elisi. Come al solito, ci sono varie opzioni e decidiamo di dividerci in due gruppi, visti gli interessi opposti di molti. Un gruppetto andrà al Museo d'Orsay, mentre un gruppone camminata libera lungo champs e shopping selvaggio. Ci diamo appuntamento alle 19. Finalmente solo per un paio d'ora, decido con Marco Mastro del IVBcl di andare a comprare fumetti e scatole di gioco (i miei amati wargames). Giriamo Parigi per intero in meno di tre ore, riuscendo a trovare negozietti niente male. Non ricordo più quante metropolitane abbiamo preso, ma il giro è stato veramente divertente. Puntuali arriviamo all'appuntamento alle 19. Al punto di raccolta ci sono tutti. Perfetto. Questi ragazzi sono proprio un orologio svizzero. Vedo gli acquisti più disparati comunque. Dai richiami di uccello alle torri eiffel più strane. Mah.....Allegri e spensierati ci dirigiamo in Negronia, dove ci attende la favolosa cena dei tre algerini. Arriviamo puntuali anche se non tutti vogliono usufruire del fantastico servizio. Lascio un gruppo, ne riaccompagno un altro in albergo e incrocio i reduci da d'Orsay (cazziati ironicamente per il loro ritardo!!!). Di nuovo al ristorante dopo aver lasciato un gruppetto in albergo (certe che ormai le mie gambe camminano da sole!!!). C'è un misterioso hamburger poco cotto con patatine di dubbia provenienza, ma ho fame e riesco a mangiare anche questo prodotto di importazione franco algerina........ormai basta che il cibo sia commestibile. Naturalmente anche la sera ci vedrà attivissimi (della serie in ogni caso siamo usciti 4 sere su 4 senza particolari problemi) e decidiamo due destinazioni: disco e hard rock. Non siamo molti per la disco, e mi dispiace che molti non approfittino dell'ultima sera per ballare e lasciarsi andare un pochino. Peccato. Con 11 reduci (Federico, Ivan, Martina, Dalila, Adele, Marisa, Silvia, Valeria, Roberta, Veronica e Giulia) ci dirigiamo verso la zona festaiola di Parigi (piazza Bastiglia) dove c'è il barrio latino, ritrovo in parigino. Un pochino più alta l'età media (25-35), ma il locale è carino. Abbiamo infatti dei problemi all'entrata. Cerco di convincere il colosso di colore all'entrata che abbiamo solo tre minorenni. Good guy, dopo una piccola chiacchierata ci fa entrare. Il locale è molto bello, magari fin troppo affollato, ma alla fine riusciamo a sederci. Naturalmente dove? Ma è chiaro di fronte a una coppia di gay che ballano alla grande!! Ok, lentamente la musica ci scalda e i ragazzi iniziano subito a ballare. All'inizio osservo, mi siedo a bere e a chiacchierare. Poi direi che il ritmo sale e preso dall'atmosfera festaiola, mi butto nella mischia. Molto divertente la storia. Direi la migliore serata per allegria e relax. Abbiamo modo di apprendere i rudimenti dei balli latini dal cugino di Cortes (che praticamente ci prova con tutte le ragazze della nostra compagnia) e anche un paio di sfigati francesi vuole provarci con le ragazze. Siamo solo in tre a difenderle, ma sono sufficienti a sopire gli ardori. Erano proprio degli sfigati!!!! Ma alle tre si accendono le luci e la musica si smorza....ehi ci buttano fuori!!! Infatti la disco chiude proprio a quell'ora. Beh, ci siamo divertiti ed è tempo di tornare al famigerato hotel est. Naturalmente dobbiamo ricorrere ai taxi e fortunatamente troviamo al volo quello che ci serve. La solita fatica boia per far capire agli autisti che parlano solo francese dove dobbiamo andare e via in albergo. Alle 4 giungiamo a "casa". Il custode mi fa sapere che dobbiamo lasciare le camere alle 9 della mattina seguente. Ehi, ma che cavolo di check out è questo? Alle 9???!!!!??? Cavolo mi toccherà avvertire tutti domani mattina. Salglo in camera e a notte inoltrata faccio fatica ad addormentarmi. Ok, preparo la valigia, mi guardo la TV e mi allungo sul letto senza addormentarmi. Ci può essere il rischio che non mi svegli. Finisce così una divertente quarta giornata, in cui si è fatto di tutto e di più. La gita volge al termine, domani è l'ultimo giorno.
17 aprile 2009. Per coloro che pensano che questa data porti sfiga.....beh hanno ragione!!! Perchè questa affermazione? Per il semplice fatto che per un paio di semplici distrazioni, la giornata stava andando a puttane. Vediamo la cronologia degli eventi. Levataccia per arrivare presto a Eurodisney. Dobbiamo prendere la RER (una specie di trenino) per raggiungere il parco. Ormai la masnada è diventata esperta del sistema metropolitana, anche se ogni mattina, al varco principale c'è la polizia ferroviria ad aspettarci. O meglio, passano cani e porci scavalcando e senza biglietto, invece improvvisamente, quando tocca a noi, appaiono gli omini blu, antipatici e invece di semplici guardiani, sembrano agenti della CIA in missione segreta. Troppi film!!! Questa volta però gli dice male, anzi una solerte poliziotta vede in difficoltà un alunno e subito con quella cazzo di faccia da pastore maremmano incazzato nero, usa la sua infernale macchinetta per verificare che il biglietto sia regolare. Oh oh...ma guarda un po', non ci freghi più, è un biglietto appena acquistato. Prendi e porta a casa. Usiamo la sua tessera per passare. Le piccole soddisfazioni della vita!!! Qualcuno passa proprio davanti i poliziotti con aria di sfida. Ormai abbiamo un fatto personale!!!! Bene, la giornata sembra essere partita positivamente. Raggiungo la RER senza difficoltà, sembro quasi un orologio svizzero e tutti mi seguono con fiducia. Ma il pericolo è in agguato. Sapevo bene che il trenino a un certo punto del percorso, poteva prendere due direzioni e soltanto una di questa ci avrebbe condotto a Eurodisney. Ma mi sono distratto un attimo e non ho letto sul frontale del treno la destinazione. Faccio salire il gruppone senza rendermene conto. Dopo qualche fermata, mentre ci rilassavamo e cazzeggio libero, un gruppetto di ragazzi mi chiama e mi dice che abbiamo sbagliato treno. Io, supponente (e quando mi metto a fare il supponente sbaglio) gli dico di far silenzio, non ci sono problemi. Loro insistono e finalmente mi convincono ad ascoltare una signora che gentilmente mi fa notare che abbiamo preso un trenino anzichè l'altro. Si, sono lungo la stessa direzione, ma quello su cui siamo non raggiunge Eurodisney. Ehi, dobbiamo scendere e cambiare treno. Ho toppato e chiaramente i miei detrattori (sono tantissimi, a milioni) cominciamo la loro lapidazione contro la mia povera figura. Io incasso, non sopporto sbagliare e mi dispiace. Poi, fra l'altro, sembra quasi che mi aspettassero al varco. E va beh.....nessuno è perfetto. Arriviamo al parco. Abbiamo un problema. Devo contattare l'ufficio gruppi, ma non ci sono indicazioni a riguardo. Ok, vado alla cassa, e con il foglio della prenotazione non dovrebbero esserci problemi. Ma che.....Alle casse mi dicono che devo andare al parcheggio bus. Mi danno le indicazioni per raggiungerlo. Deve uscire dal parco e andare al parcheggio. Beh, mi sembrava una cosa semplice. Nooooooo, scopro lentamente che il parcheggio e la casina dei gruppi è praticamente ungo l'autostrada, saranno almeno due chilometri a piedi!!!! Finalmente attraversando lo sterminato parcheggio e facendomi centinaia di scale mobili, arrivo alla casina del parcheggio autobus e naturalmente mi tocca attendere altri gruppi che fanno solo casino (è uno spasso vedere gli spagnoli che non parlano francese nè inglese dialogare con le donnine di colore che parlano francese!!!!). Finalmente è il mio turno, ehi, va tutto liscio, la tizia capisce molto bene l'inglese e con il mio sorriso da stronzetto simpatico, la conquisto e mi completa tutte le operazioni. Stranamente (forse la stanchezza della camminata?) non verifico cosa ci sia scritto sui biglietti e dato che avevo parlato in precedenza di studios, rimango con la convinzione di avere accesso agli studios (che è il secondo parco di disney, il primo è però quello con le attrazioni più belle). Mah, contento di aver risolto tutto, ritoro velocemente, il gruppo è ormai più di un'ora che mi aspetta. Abbiamo risparmiato molti soldi, ma abbiamo perso del tempo. Davanti le casse chiamo l'adunata e comincio a distribuire i biglietti. Accesso agli studios grido e immediatamente si leva un coro di noooooooooooooooooooooooooo, è al parco principale che vogliamo andare. Francamente dico che la cassiera ha eseguito quello che c'era nella prenotazione e non avevo verificato. Accidenti, la seconda cazzata del giorno!!! Meno male che non è così. Un bravo studente del VF rileva che sul biglietto c'è scritto o l'uno o l'altro!!! Ehi, tutti giubilano....è andata. Il venerdì 17 è finito qui!!!!!! Beh, già ero stato al parco circa dodici anni fa e non mi aspettavo nulla, ma l'entusiamo delle ragazze del Vacl è contagioso e quindi le seguiamo per farci tutte le attrazioni possibili . Tutta la giornata procede per il meglio e menziono il favoloso giro con Space Mountain 2.....un must che mi lascia di sasso. Da provare più volte. Purtroppo c'è una folla incredibile!!! La sera si avvicina, tristemente ci ritroviamo tutti all'appuntamento per intraprendere la strada del ritorno. Il trenino RER questa volta non ci tradisce e arriviamo addirittura in tempo per la cena. La solita traversata di Negronia (ormai ci conoscono, fra poco ci faranno entrare nel tessuto produttivo a tessere parrucche e tagliare capelli), e la famigerata cena dai tre algerini. Indescrivibile momento. Per la sera non prevedo nulla, ma rimanere in camera è veramente triste. Decidiamo di andare all'hard rock, ma non tutti ce la fanno e preferiscono un pub da pensionati vicino l'albergo. Mah.......della serie, andiamo al bar dietro casa che non abbiamo voglia di divertirci. Con una decina di persone, invece, vado all'hard rock, bello questo di Parigi, grande e con un buon negozietto. I ragazzi venuti con me si danno ai pazzi acquisti e beviamo qualche cosa. Qualche cimelio particolare (di Elvis, Madonna o John Lennon). Torniamo entro l'1 e 30, siamo veramente stanchi, ma la giornata è stata alquanto soddisfacente. Domani è sabato. Ci aspetta Montmartre, Pigalle e shopping lungo Champs Elisèè. Tranne qualche dettaglio, sono soddisfatto dell'andamento. Qualcuno rema contro, ma non conta. Il gruppo procede compatto attraverso le asperità. A domani per la quarta puntata!!!!